Il 2023 dell'Inter: Milan demolito da tre bombe a mano, l'Inter mette le mani sulla Supercoppa

Il 2023 dell'Inter: Milan demolito da tre bombe a mano, l'Inter mette le mani sulla SupercoppaTUTTOmercatoWEB.com
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lunedì 25 dicembre 2023, 14:00News
di Yvonne Alessandro

Siamo al 18 gennaio 2023, il nuovo anno era iniziato da poco ma l'Inter aveva solo un obiettivo nel mirino: vincere la Supercoppa. E così, al faccia a faccia di Ryad col Milan di Stefano Pioli, fresco di scudetto, i nerazzurri si prendevano la loro rivincita annichilendo 3-0 i cugini. Un trofeo che segnerà per sempre i nerazzurri e Simone Inzaghi, la settima Supercoppa italiana della storia divenuta realtà grazie a Dimarco e la DzeLa.

Una sola squadra in campo: Dimarco rompe gli indugi, Dzeko raddoppia e 2-0 al 45'

L'approccio del Milan lascia a desiderare rispetto all'Inter. Reduce dal pari beffardo col Monza, la vittoria stiracchiata col Parma in Coppa Italia e quel successo di misura da storcere il naso sul Verona, l'intera formazione nerazzurra ha gli occhi iniettati di sangue. E da un pressing asfissiante e la ferocia di chi non vede altro che la posta in palio di fronte, i nerazzurri sbloccano il risultato al 10': l'imbucata di Dzeko e l’assist di Barella per Dimarco per la rete del vantaggio sono la massima espressione di armonia ed efficacia. I rossoneri non sanno che pesci pigliare, ingolfati anche dal risultato, e dopo una decina di minuti ci pensa Dzeko ad infilare il 2-0. Una sterzata manda al bar Tonali, il bosniaco prende la mira e scarica un destro imprendibile a certificare la sbandata terribile della ciurma di Pioli. Al rientro negli spogliatoi scuri in volto e amareggiati.

Lautaro si eleva in cattedra, l'Inter vince la settima Supercoppa della storia

Nella ripresa il Milan prova a cambiare musica al match, con imbeccate di Rafa Leao, Bennacer e Theo Hernandez a testare i riflessi di Onana. Ma quello che manca davvero è la precisione e il killer instinct sotto porta dei rossoneri, diversamente dal parco attaccanti dell'Inter. La squadra di Inzaghi si concede il lusso di abbassare i ritmi di fronte al crollo psicologico graduale degli avversari e al momento opportuno infierisce sull'economia del risultato con Lautaro Martinez. Un golasso nato dalla furbizia enorme del Toro su un ingenuo Tomori scappa via, controlla delicatamente e piazza alle spalle di Tatarusanu un esterno destro da pelle d'oca. L'Inter cala il tris e chiude i giochi su un Milan deludente e costretto ad assistere alla passerella degli eterni rivali che, al triplice fischio finale, possono levare in cielo con Handanovic la settima Supercoppa italiana nella storia del club.