Gli ultimi sei mesi? Sanchez, l'addio è soltanto rimandato a giugno

Gli ultimi sei mesi? Sanchez, l'addio è soltanto rimandato a giugnoTUTTOmercatoWEB.com
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mercoledì 5 gennaio 2022, 14:00News
di Luca Chiarini

Un dicembre da Maravilla. Tanto è bastato per mettere a tacere le congetture su un addio a gennaio di Alexis Sanchez: il Niño ha risposto presente nel momento del bisogno, non ha fatto rimpiangere Correa e ha garantito a Inzaghi un minimo margine di rotazione in attacco. Il cileno ha trovato la sua collocazione anche nel nuovo corso, e i dubbi sulla sua permanenza fino al termine di questa stagione sono stati polverizzati nel giro di poche settimane.

A giugno sarà addio
Il destino di Alexis appare ad ogni modo segnato. Fuori parametro il suo ingaggio da 7 milioni netti, che unito alla carta d'identità lo rende un "peso" troppo gravoso da sostenere fino al 2023, data della naturale scadenza del suo contratto. Ciò non toglie nulla, ovviamente, all'importanza che rivestirà da qui al termine della stagione, soprattutto se l'Inter resterà - auspicabilmente - in corsa su tutti i fronti fino a primavera inoltrata. Inzaghi conta su di lui, lo stima e ha tutta l'intenzione di concedergli lo spazio che merita fino all'ultimo giorno.

La clausola pro-Inter
L'ipotesi della separazione in estate è peraltro rafforzata da una clausola pro-Inter prevista nell'accordo con il cileno. I nerazzurri possono infatti contare su un'opzione che consentirebbe loro di rescindere unilateralmente il contratto dell'ex Barcellona, previo pagamento di una penale da 4,5 milioni. Un sacrificio oneroso, non v'è dubbio, ma in assenza di offerte consentirebbe di risparmiare comunque qualche milione rispetto all'ingaggio residuo che andrebbe riconosciuto al Niño. Al momento è questo lo scenario più probabile, anche se l'Inter attenderà le evoluzioni dei prossimi mesi prima di prendere una decisione definitiva.