È vera la panchina lunga di Inzaghi? CorSport: "Chi ha brillato e chi deve ancora ingranare"

Se fino alle primissime gare di campionato Inzaghi ha potuto godere di un'ampia panchina alle sue spalle, lo stesso non si può dire delle ultime gare che hanno preceduto la sosta. Infatti gli infortuni ai principali rincalzi hanno complicato le rotazioni del tecnico, costretto a spremere i titolari: è il caso di Arnautovic, Frattesi, Cuadrado e Sensi. L'austriaco non ha brillato nell'unica da titolare in casa della Real Sociedad e deve ancora dimostrare di valere l'Inter ma al momento è il solo in grado di dar riposo a Lautaro e Thuram senza far perdere all'Inter fisicità davanti. Discorso diverso per Frattesi e Cuadrado che hanno invece inciso con gol, il primo contro il Milan, e assist, il colombiano per Lautaro contro la Fiorentina e adesso devono solo ritrovare la forma migliore per riprendere da dove avevano cominciato.

A questi, come riporta il Corriere dello Sport, si aggiunge chi ancora deve fare uno step ulteriore per meritare il campo da titolare, come Asllani, Klaassen e Bisseck. L'albanese sta convincendo nelle ultime uscite ma è ancora lontano dalle prestazioni fornite da Calhanoglu, l'olandese deve aumetare i ritmi e Bisseck è ancora in piena fase di apprendimento. Tutti sono rimasti ad Appiano alla corte di Inzaghi: chissà che non sia l'occasione per mettersi in luce.

Chi invece ha brillato è Carlos Augusto. Il laterale ex Monza è solido e continuo, si è subito adattato al nuovo ambiente e al palcoscenico più importante. Davanti ha una sicurezza come Dimarco ma la sua affidabilità non è in dubbio. L'altra certezza è rappresentata da Pavard, non di certo un rincalzo ma è partito spesso dalla panchina in questo inizio di stagione. Il francese si è preso l'Inter a suon di ottime prestazioni, scalzando uno dei fidati di mister Inzaghi, Darmian, la cui affidabilità non è in discussione e non solo come braccetto di destra.