E' allarme rosso in Serie A, nessuno salta più partite dei giocatori "italiani"! Le colpe...
Clamoroso quanto i dati della piattaforma Noisefeed hanno evidenziato. In nessun campionato gli infortuni sono così frequenti quanto in Italia. L'unico dato positivo riguarda i tempi di recupero, a dimostrazione di quanto il paese sia così all'avanguardia quando si tratta di curare problemi fisici. Ma il dato sugli infortuni è spaventoso.
In questi mesi si è detto di tutto sulla Serie A. Un gioco di basso livello, campionato di bassa intensità e mancanza di spettacolarità. A differenza della Premier League, considerato il milgior campionato del mondo per dinamismo e velocità di gioco, in Serie A gli infortuni sono molti di più. Il calcolo fatto dalla piattaforma riguarda le ultime 6 stagioni, con l'Italia che si piazza la primo posto per giorni totali saltati a causa di infortuni. In totale sono stati ben 6426 gli infortuni che hanno colpito i giocatori di Serie A negli ultimi 6 anni, quasi 200 in più della Premier League ferma a 6289.
Nonostante tutto in Premier League i giocatori sembrano saltare più partite rispetto alla Serie A, ma ciò non deve essere visto comunque come un dato positivo. Gli infortuni rimangono comunque un problema serio per il campionato. Dalla stagione 2020-2021 i giocatori di Serie A hanno saltato in totale 16549 partite, di gran lunga superiore rispetto a tutti gli altri campionati. Il picco è stato raggiunto proprio nella stagione 2020-2021 in cui le assenze sono ammontate ad un totale di 3586 match. Palando sempre di giorni totali, in quell'annata sono serviti ben 29767 giorni di recupero. Dati alla mano, sono aumentati soprattutto le problematiche di natura muscolare e traumatica, con 1340 giorni di recupero. Nella stagione 2024-2025 è stata addirittura superata la soglia dei 30 giorni di infermeria. Ciò significa che i giocatori hanno saltato ben dalle 4 alle 8 partite di campionato.
I recuperi però sorridono all'Italia. Nonostante i tanti infortuni, i giocatori militanti in Serie A recuperano prima dai rispettivi problemi. In premier League la media per il recupero è di circa 28 giorni a confronto con l'Italia dove la media è ferma a circa 3 settimane, più precisamente 23 giorni. Nella passata stagione però il dato è aumentato, essendoci serviti ben 27 giorni di media ad infortunio per recuperare. Dato che sicuramente è stato pompato dai lunghi infortuni che hanno colpito diversi giocatori del nostro campionato. Ricordiamo che nelle ultime stagioni è stato toccato anche il picco di lesioni di crociati e menischi, i quali vanno ad aumentare notevolmente la media sui recuperi.
Per la Serie A il problema principale è la necessità dei tecnici di affidarsi sempre agli stessi giocatori. Non a caso De Bruyne, Anguissa, Lobotka e non solo hanno tutti incassato infortuni medio lunghi, con Conte che stenta a farli riposare. Stesso discorso anche per Dumfries, con Chivu che alla fine lo ha perso a causa del carico di lavoro eccessivo. Le preparazioni diventano spettacoli da circo, con giocatori ancora impreparati fisicamente che si prestano a spettacolini estivi. I campi di allenamento non sono da meno, come dimostrano Roma e Napoli che diverse volte hanno dovuto restaurare il terreno di gioco del loto centro sportivo. Finiamo poi con le sempre crescenti competizioni che finiscono per creare più problemi ai giocatori, togliendo quella spettacolarità a cui puntano. Solo per fare un esempio, nella stagione 2020-2021 Pedri ha disputato più di 80 partite tra Barcellona e Spagna. Risultato? La stagione seguente ha saltato gran parte della stagione per un problema muscolare,
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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