Dumfries 25º al Pallone d'Oro: "Penso: 'Stai andando alla grande'. Non mi posso ammalare o infortunare"

Denzel Dumfries è in ritiro con l'Olanda per giocare le partite contro Malta e Finlandia, valide per i Mondiali 2026. Il terzino destro dell'Inter però ha rilasciato un'intervista fiume a de Volkskrant, media olandese, nella quale ha risposto senza filtri a domande a proposito della sua carriera e non solo: "Quando mi soffermo un attimo sulla mia carriera, come è successo di recente dopo la cerimonia del Pallone d’Oro, mi sento orgoglioso di me stesso. Penso: 'Ben fatto. Stai andando alla grande (ride, ndr)'".
Un pensiero che non nasce per caso: "Ho imparato una volta dall’allenatore Alex Pastoor (avuto allo Sparta Rotterdam, ndr) che bisogna godersi il momento, essere consapevoli di dove si è arrivati ed esserne fieri. Ma a volte è difficile. È importante fare un passo indietro e guardare le cose con più distacco, da dove ci si trova. Perché quando si è impegnati in mille cose, ci si dimentica a volte da dove si viene. Dove mi trovo ora? Posso essere soddisfatto? Due finali di Champions League in tre anni con l’Inter: di questo posso essere davvero orgoglioso".
Un approccio e una mentalità che hanno fatto la differenza: "Per tanto tempo ho avuto questa mentalità: non mi posso ammalare, non mi posso infortunare. Non posso fare questo, non posso fare quello. Era così che vivevo, inconsciamente", ha ammesso. "Con quella mentalità sono entrato in una sorta di flusso, in un tunnel. Sempre dritto, sempre avanti. Al top bisogna essere molto disciplinati con se stessi. E devo dire che in questo sono piuttosto bravo, se posso permettermi di dirlo".
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