Ceferin duro: "Gli stadi italiani sono una vergogna, basta parole è il momento di agire"

(ANSA) - ROMA, 06 MAG - "Penso che le infrastrutture calcistiche italiane siano una vergogna. Siete uno dei Paesi calcistici più grandi, avete vinto molti Mondiali, Europei, Champions League. E allo stesso tempo, tra i grandi Paesi, avete di gran lunga le peggiori infrastrutture". E' il severo giudizio del presidente della Uefa, Aleksander Ceferin, intervistato da 'SportMediaset', che prende spunto dalla recente bocciatura della candidatura di San Siro ad ospitare la finale di Champions League. "Sono un po' stanco di queste discussioni italiane sulle infrastrutture, perché tutto ciò che vediamo sono solo parole. Spero che l'Italia faccia qualcosa - aggiunge - I club hanno bisogno di aiuto da parte del governo, dei comuni, e anche da investitori privati. È tempo di agire, perché la situazione è pessima". Al momento Ceferin resta comunque ottimista su un recupero in vista dell'Europeo 2032: "Non sono ancora preoccupato. Penso che ora anche il governo abbia capito che deve fare qualcosa. Ho molta fiducia in Gabriele Gravina, che è il mio primo vicepresidente. Farà tutto il possibile per colmare il gap. Sono sicuro che l'Italia ospiterà l'Europeo del 2032". Ceferin ha promosso la nuova Champions: "Sono più che soddisfatto. Il nostro nuovo formato ha avuto un grande successo. Penso che chi ama il calcio capisca che questa stagione è stata fantastica. L'ultima giornata della fase a gironi è stata incredibile. Alcune grandi squadre hanno rischiato seriamente di essere eliminate. Per esempio, il Paris Saint-Germain, che ora è in semifinale: se avessero perso una o due partite, sarebbero stati eliminati. Quindi, stagione fantastica. Penso che anche quelli che criticano sempre tutto ora abbiano capito. Se poi vogliono ammetterlo, è un altro discorso". Altro argomento trattato da Ceferin la trasparenza sull'uso del Var. E' prevista una comunicazione più chiara? "Anch'io mi lamento spesso delle decisioni del Var. Ho detto tante volte che è utile. Ma sul fallo di mano, nessuno sa davvero cosa sia e cosa non sia. Sul fuorigioco è giusto annullare un gol per tre centimetri. Le regole sono quelle e dobbiamo rispettarle. Per quanto riguarda una comunicazione pubblica, per ora non se ne parla". (ANSA).
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