Biasin: "Inter, una squadra reduce da un finale di stagione “drammatico”, aveva bisogno di una scossa emotiva"

Biasin: "Inter, una squadra reduce da un finale di stagione “drammatico”, aveva bisogno di una scossa emotiva"TUTTOmercatoWEB.com
Oggi alle 09:37News
di Marta Bonfiglio

Il giornalista Fabrizio Biasin, nel suo editoriale per TuttoMercatoWeb, ha illustrato il suo pagellone di mercato delle squadre di Serie A. Le sue parole sulle mosse estive dell'Inter: "Non giriamoci attorno: siamo in regime di sosta, una noia mortale. L’altro giorno è finito il mercato, quella roba che in realtà non finisce mai. Noialtri siam qui a prendere tempo, a temporeggiare, e questo solo e soltanto perché non abbiamo il coraggio di dirvi che, sì, anche noi, in questo editoriale del menga, vi propineremo l’ennesimo insopportabile PAGELLONE DI MERCATO.

INTER - 6
Buone le scelte giovani che, ovvio, andranno pesate ma già così vanno ad accrescere in maniera importante il reparto “seconde linee” (nella speranza che presto possano diventare “prime linee”). Bene anche aver trattenuto tutti i pezzi pregiati della rosa. E quindi Bastoni. E quindi Lautaro. E quindi Barella. E quindi Dumfires (sospiro di sollievo a clausola scaduta). Poi ci sono i lati negativi di una sessione che nella seconda parte è parsa decisamente turbolenta. Ecco, al netto delle questioni tecniche, la sensazione è che all’Inter abbiano sottovalutato la questione ambientale. Una squadra reduce da un finale di stagione sportivamente “drammatico” aveva bisogno di una scossa emotiva, ovvero quantomeno di un colpo di mercato ad effetto, anche a costo di andare contro i propri principi di logica e gestione.

E quel colpo quest’estate andava fatto a prescindere, in particolare dopo averlo fatto assaporare alla piazza. Se tu fai intendere che arriverà un giocatore importante, ma poi quel giocatore non arriva (Akanji per Pavard è solo una questione di impellente necessità), diventa difficile far digerire una strategia diametralmente opposta, quella della “linea giovane”, a meno che tutto non vada subito per il verso giusto. Viceversa, al primo inciampo ti devi aspettare che la gente si incazzi, perché gli avevi fatto intendere una cosa (giovani + un colpaccio) e poi gliene hai presentata un’altra (giovani e stop). La squadra - ma qui siamo nel campo dei giudizi personali - resta potenzialmente molto forte, ma adesso è tenuta a fare uno sforzo doppio: se prima doveva dimostrare quel che vale solo agli avversari, ora dovrà convincere anche i suoi stessi tifosi".