Barella: "La seconda finale è un orgoglio. Ecco in cosa sono cresciuto"

Nel suo intervento ai microfoni di Inter TV, Nicolò Barella introduce così la finale di Champions League contro il PSG: "Oltre alle vittorie, quello che conta è il percorso. E penso che questa società sia tornata dove merita, non grazie a me, che ho solo cercato di aggiungere il mio pezzettino. Sabato ci sarà la seconda finale in tre anni, vuol dire tanto per noi, è un orgoglio. Cercheremo di cambiare il finale".
E' il momento migliore della tua carriera? Quanto sei cambiato rispetto a quando sei arrivato qui?
"Sicuramente sono meno istintivo in determinate situazioni, ho limato dei lati del mio carattere grazie al mister e ai compagni che mi hanno aiutato tanto. Posso solo ringraziarli; mi fa piacere che questa cosa si veda anche fuori. Non so se sia il momento migliore della mia carriera, ma sabato cercherò di trovare la mia miglior versione".
C'è un momento che ti porti nel cuore di questa Champions?
"Non una mia giocata, sicuramente il gol di Acerbi è stato quello che ci ha fatto credere alla rimonta (col Barcellona, ndr) e alla finale. Poi ce ne sono stati di importanti, quello è stato il più emozionante. Poi grazie a Frattesi siamo arrivati a giocarci la finale. Il lavoro di squadra è la cosa più importante, è la cosa che ci ha sempre contraddistinto".
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