Caressa sulla finale di Champions: "Inter, non è ossessione ma un sogno. Inzaghi merita più rispetto"

Caressa sulla finale di Champions: "Inter, non è ossessione ma un sogno. Inzaghi merita più rispetto"
venerdì 30 maggio 2025, 20:52News
di Alessandra Stefanelli

Alla vigilia della finalissima di Champions League tra Inter e Paris Saint-Germain, in programma domani sera a Monaco di Baviera, Fabio Caressa, volto storico di Sky Sport e telecronista della partita, ha condiviso la sua analisi in studio, toccando vari temi tattici e motivazionali.

“Tanti giocatori dell'Inter questa partita l’hanno già vissuta, dopo la finale persa col City”, ha sottolineato Caressa. “La differenza è proprio l’esperienza: il PSG è una squadra ancora giovane e potrebbe pagare questo aspetto. I gol su palla inattiva sono un vantaggio per l’Inter, il PSG ha spesso sofferto su queste situazioni e Donnarumma dovrà fare di più nelle uscite”.

Il giornalista ha voluto anche chiarire la narrazione sulla stagione nerazzurra: “Il campionato lo ha vinto il Napoli, non lo ha perso l’Inter. È giusto sottolinearlo: non contano solo le ultime due giornate ma tutto il percorso, e il Napoli di Conte ha fatto qualcosa di straordinario”.

Sul significato della Champions per i nerazzurri: “Sogno o ossessione? È giusto che non sia un’ossessione. Ma è chiaro che c’è differenza tra ‘guardarla’ e ‘alzare la coppa’. Conta anche il percorso, ma alzare quella coppa fa tutta la differenza”.

Caressa ha poi analizzato le chiavi tattiche: “Il PSG è vulnerabile alle spalle dei due centrocampisti, e lì Mkhitaryan e Barella possono essere decisivi. Dumfries sarà importante per limitare Kvara, mentre Bastoni avrà un ruolo chiave. Occhio anche a Frattesi e agli inserimenti dalla panchina: oggi il calcio si vince negli ultimi 30 metri”.

Infine, una difesa appassionata di Simone Inzaghi: “Vogliamo dirlo? Inzaghi è bravo. Ha portato l’Inter a due finali di Champions in tre anni. Alla Lazio fece un ottimo lavoro, prima del Covid se la giocava per lo scudetto. Gli va riconosciuto il merito: è un grande allenatore”.