Barbano: "Dybala, Marotta il più furbo. Prenotato con una promessa"
“Uno scarto di inestimabile valore, questo è Dybala. E l’ossimoro racconta l’inedita stagione del calcio. Dove un fuoriclasse può restare all’angolo, o piuttosto riempire con il suo solo nome uno stadio come il Maradona” – è quanto scrive Alessandro Barbano, giornalista del Corriere dello Sport sull’edizione odierna -. La crisi finanziaria dei club sovrappone due realtà confl iggenti: quella di un campione messo alla porta dalla Juve dopo due stagioni non esaltanti, e quella di un mito argentino ancora tutto intatto, pronto a riaccendere la passione per la bellezza del suo gioco, dovunque vada. Dybala costa troppo, pretende una squadra che corra per lui, soffre la fisicità dell’avversario, va incontro negli ultimi tempi a infortuni frequenti. Eppure ha ancora l’età, la classe, la voglia, la personalità per prendere una squadra e portarla in cielo”.
Ha continuato scrivendo: “Lo ha capito Galliani, pur consapevole che la sua sarebbe, a prescindere dai milioni dell’ingaggio, un’offerta indecente rispetto alle aspettative sportive di Paulo. Lo ha capito il Napoli che, mentre taglia in maniera draconiana il monte ingaggi, sonda il procuratore dell’argentino perché sa che Dybala da solo può riempire il Maradona, come non ha fatto l’anno scorso un campionato giocato sempre ai vertici. Lo ha capito prima di tutti Giuseppe Marotta, il più intuitivo, il più attrezzato, il più maturo dirigente del calcio italiano. Che Dybala lo ha prenotato con una promessa sulla parola. E che quella parola farà di tutto per farla valere. Non solo perché con l’argentino l’Inter sarebbe perfetta. Ma perché la sua lungimiranza va oltre gli interessi di parte e oltre le stesse preferenze tattiche di un allenatore come Inzaghi, che per Paulo non si straccerebbe le vesti”
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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