LIVE - Inzaghi: "Asllani quasi sicuramente titolare, Gagliardini sarà out"

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venerdì 30 settembre 2022, 14:15Live
di Alessandra Stefanelli
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Simone Inzaghi torna a parlare in conferenza stampa. L’allenatore dell’Inter oggi alle ore 14:00 presenterà la sfida contro la Roma, in programma sabato alle ore 18:00. L’Interista vi proporrà in tempo reale tutte le parole del tecnico nerazzurro.

Ore 14:00 - Inizia la conferenza stampa

Domani subito un big match, come si riparte dopo la sosta?
“Chiaramente contro la Roma sarà una partita molto impegnativa, fatta di duelli. Affrontiamo una squadra forte che si è rinforzata, con qualità e con un grande allenatore. Dobbiamo prepararci bene. Ieri per la prima volta ho rivisto tutti i ragazzi dopo la sconfitta di Udine, abbiamo iniziato a preparare una partita tosta che giocheremo davanti ai nostri tifosi”.

Questa pausa può aver fatto bene?
“Lo sapremo domani dopo la partita. La sconfitta di Udine è stata colpa nostra, siamo stati sotto il nostro standard. Abbiamo concesso palle inattive, avuto tante disattenzioni, ci abbiamo messo del nostro e sappiamo che già da domani dobbiamo fare di più”.

Asllani è pronto? Lukaku?
“Per Lukaku c’è stato un rallentamento, stiamo cercando di recuperarlo bene e di riaverlo al più presto. È fuori da un mese e forse servirà ancora un altro po'. Asllani è stato voluto da me e dalla società, sta facendo bene. Domani quasi sicuramente comincerà la partita. A centrocampo abbiamo delle difficoltà, sono in quattro a disposizione, Asllani, Mkhitaryan, Barella e Calhanoglu: tre cominceranno e uno entrerà a gara in corso. Gagliardini negli ultimi due giorni non è riuscito ad allenarsi, vediamo se riuscirà a recuperare almeno per la panchina”.

Come spiega la differenza nei big match rispetto all'anno scorso?
"Dobbiamo fare di più e meglio. Lascerei da parte il Bayern Monaco, squadra di un altro livello: con Milan e Lazio dovevamo e potevamo fare meglio. Lo sappiamo, domani abbiano un altro scontro diretto contro una squadra forte e cercheremo di portarlo dalla nostra parte".

Quanto è stato importante sentire la fiducia della società?
“La società è sempre presente e mi supporta in ogni momento. Parla la mia storia, dove arrivo io aumentano i ricavi e aumentano i trofei, così è successo alla Lazio e anche qui. Sappiamo di avere qualche punto di ritardo, stiamo lavorando: il tempo nella sosta non è stato tantissimo, avendo avuto via tanti giocatori. Però già da ieri l'analisi di Udine è stata lucida, l'allenamento mi ha confortato: ora facciamo parlare il campo".

Come mai quest'anno ci sono così tanti errori individuali?
"Dobbiamo fare tutti di più, io in primis. Adesso paghi la minima disattenzione. Stiamo facendo il nostro percorso in Champions, in Serie A abbiamo qualche punto di ritardo rispetto alle nostre avversarie. Abbiamo analizzato le critiche costruttive e lasciato da parte quelle fatte ad arte, ma sappiamo che dobbiamo e possiamo fare di più”.

Si sente a rischio?
“Noi allenatori siamo sempre a rischio, dobbiamo prendere tante decisioni. In questo momento abbiamo qualche punto di ritardo, stiamo cercando di lavorare di più e meglio. Sono tranquillo perché lavoro giornalmente col mio staff e ho la tranquillità giusta”.

Gosens come sta? Dimarco parte sempre in vantaggio?
"Ho giocatori che stanno bene, sono contento che Robin si sia meritato la convocazione in Nazionale, perché ha fatto bene in Champions League quando ha giocato. Ho lui, Dimarco e Darmian: dopo l'allenamento di oggi sceglierò chi schierare in quel ruolo".

Ha vissuto momenti simili anche alla Lazio? Ci sono delle differenze tra vivere un momento del genere all'Inter e alla Lazio, anche nel rapporto con i presidenti?
"Io ho avuto un buonissimo rapporto con Lotito e ce l'ho buonissimo anche con Zhang, che è un presidente presente. È sempre accanto a me, al mio staff: abbiamo la fortuna di avere una società che è sempre presente con noi. Nel calcio, come ho detto prima, contano vittorie, sconfitte e trofei: fortunatamente in questi sette anni sono sempre riuscito a portare trofei, ricavi e poche perdite alle mie società. Spero di continuare a farlo. Adesso abbiamo qualche punto di distacco, ma tutto sommato mi sembra una classifica che vede Atalanta e Napoli avanti con merito: poi altre squadre hanno perso qualche punto vuoi per episodi e vuoi per infortuni, ma sono convinto che con il lavoro risaliremo".

Come mai la squadra non riesce a dare quel qualcosa in più? Dall'esterno c'è la sensazione che non si vada tutti dalla stessa parte.
"È una sensazione che arriva fuori, probabilmente sbagliata. Nello spogliatoio andiamo tutti nella stessa direzione, lavorando come si è sempre lavorato: in questo momento stiamo pagando gli episodi nella singola partita. Probabilmente, in una buonissima parte dello scorso anno, quando vi siete divertiti tanto a vedere giocare l'Inter, non prendevamo gol sul singolo errore. Ora siamo puniti puntualmente e come vi ho detto prima abbiamo analizzato e visto che dobbiamo dare di più tutti, a partire dal sottoscritto e da giocatori fondamentali per noi in questo anno e mezzo, che in questo momento devono ritrovare la forma giusta, però sono grandissimi professionisti e lo hanno sempre dimostrato all'Inter".

Che Roma si aspetta domani?
“La Roma è una squadra forte, fisica, che l’anno scorso assieme a Inter e Milan è stata l’unica squadra italiana che ha vinto un trofeo. Troviamo una squadra che si è migliorata, ha inserito giocatori importanti, sta facendo un buon cammino. Anche loro hanno avuto tanti giocatori in giro con le Nazionali, bisognerà vedere sul campo chi arriverà più pronto a questo appuntamento”.

Ore 14:14  - Finisce qui la conferenza stampa di Inzaghi.