L'Inter guarda Haaland e non trema: sì, Inzaghi se la può giocare con tutte
All'Etihad Stadium arriva una conferma a distanza di 6 mesi dall'ultima apparizione europea contro l'Atletico Madrid: sì, l'Inter se la gioca con tutte in Europa, anche quest'anno. Non che ci fosse ragione di pensare il contrario, ma in questo avvio di stagione qualcosa i nerazzurri avevano lasciato per strada e soprattutto andavano testate ambizioni e convinzione di Barella e compagni di fronte ad uno dei top club al mondo.
Haaland ringhia, l'Inter non trema.
Di fronte come si diceva c'era una delle migliori squadre del mondo, con l'attaccante che in questo inizio di stagione non ha eguali in termini di numeri, quell'Haaland capace di farne 9 in 4 match. Il norvegese ci ha provato sulle ali del suo stato di forma eccezionale nel primo tempo, ma Acerbi e Bastoni gli hanno concesso giusto un colpo di testa innoquo e un tiro dal limite fuori di un soffio. Era un test importante non solo per Haaland: i giocatori in grado di creare pericoli sono arrivati da tutti i lati, ma è stata tutta la squadra a non mollare un centimetro. Tre-quattro parate Sommer le ha fatte, ma non miracoli e poi dal lato opposto con più lucidità si sarebbe potuto anche sperare in qualcosa di più di un onorevole pareggio.
Ora lo stesso livello anche in campionato.
L'Inter dunque dimostra a sé stessa ed agli altri che può stare a questo livello ed ora ritrova motivazioni anche per quelle partite che non si preparano da sole come questa. Perché siamo certi che se i nerazzurri avessero mantenuto la stessa concentrazione e intensità anche a Monza, per dire, non si sarebbe visto lo scialbo pareggio maturato domenica sera: i giocatori non sono macchine e dunque dovranno essere bravi a mantenere alta l'asticella per tutta la durata della lunga stagione che li attende.
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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