Il muro, le dichiarazioni, l'incontro. L'Inter va all'assalto di Fabregas, ma la pista è complicata

Da un lato l'ufficialità di Simone Inzaghi all'Al-Hilal, dall'altro la sua ex squadra che pianifica il futuro. L'Inter è stata spiazzata da una situazione che il presidente e ad Giuseppe Marotta ha definito imprevista: il club era evidentemente convinto di persuadere il suo allenatore a rimanere nell'incontro di martedì e aveva pochissime carte in mano per il futuro della panchina interista. Da qui l'assalto disperato a Cesc Fabregas, che sembrava essersi chiamato fuori dai giochi verso l'ora di pranzo, con le dichiarazioni incrociate insieme al presidente del Como Mirwan Suwarso sulla sua permanenza e il suo legame con la piazza.
L'Inter non si è arresa e, proprio a Londra, ha fatto la sua mossa. Mentre Marotta chiedeva il permesso di incontrare l'ex giocatore di Barça e Arsenal, Piero Ausilio aspettava la sua chance a Londra: possibile anche qualche summit di mercato nel primissimo pomeriggio, i rumours su Hojlund non sono mancati, ma il focus era tutto su Fabregas. Quell'autorizzazione del Como non è mai arrivata, perché i lariani non hanno la minima intenzione di perdere il volto del loro progetto e della potenziale caccia alle coppe europee nel 2025/26: Fabregas non è solo l'allenatore, ma anche una sorta di manager all'inglese che sceglie i giocatori in prima persona e indirizza le strategie tecniche e di mercato.
Da qui il muro completo del Como, che ha deciso di non autorizzare l'Inter. I nerazzurri, però, stando a quanto riporta Sky Sport, hanno ugualmente incontrato Fabregas: una mossa destinata a generare tensione tra le parti. Non c'è stato un sì completo e non c'è stato nessun accordo (due i nodi: durata del contratto e rosa da adattare alla sua idea di calcio con una mini-rivoluzione), con le parti che si riaggiorneranno domani: l'Inter ha fretta e, se non riuscirà a sbloccare la questione Fabregas, virerà su altro. Vieira è il vero piano-B, come vi abbiamo riportato: c'è una clausola col Genoa (500mila euro) valida da luglio, ma il suo contratto in scadenza nel 2026 e la voglia di provare nuove esperienze lo renderebbero facilmente liberabile.
La palla è nelle mani di Fabregas, che domani tornerà in Italia e discuterà sia con l'Inter che col Como: se forzerà la mano e romperà coi lariani, ottenendo di essere liberato, sarà lui il dopo-Inzaghi In caso contrario, probabile l'accelerazione sul piano-B tra giovedì sera e venerdì. L'Inter ha fretta, visto che lunedì 9 giugno si radunerà alla Pinetina e due giorni dopo partirà per gli States: nella notte tra il 17 e il 18 giugno il debutto nel Mondiale per Club, i nerazzurri non possono e non vogliono perdere tempo.
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