ESCLUSIVA - Turci sul derby: "Handanovic e Maignan saranno decisivi. Inter, quei gol di Giroud..."
E' stato un derby, a detta di molti, a insinuare dubbi nella mente dell'Inter di Inzaghi. E dunque potrebbe essere un altro derby, quello previsto per domani sera, a rappresentare un'occasione di rivincita e rilancio, anche se in Coppa Italia.
La redazione de L'Interista ne ha parlato con l'ex portiere ed allenatore dei portieri stessi nel primo anno di Pioli in rossonero, Luigi Turci.
Questa lotta scudetto t'appassiona?
"Finalmente ci troviamo di fronte ad un campionato davvero equilibrato e ad una vera lotta scudetto. Negli ultimi anni non eravamo più abituati a vedere una vera e propria lotta visto che prima la Juventus per 9 anni e poi l'Inter avevano sempre vinto con largo margine. A beneficiarne è lo spettacolo e l'interesse".
Cinque squadre attualmente sono potenzialmente in corsa.
"Più che una lotta a cinque io vedo una lotta a tre. Non credo che sia possibile che tutte le prime tre stecchino a favore di una delle due inseguitrici Juventus e Atalanta lo ritengo molto improbabile e servirebbe proprio un tracollo verticale di tre squadre molto forti".
Considerando la classifica nel giorno del derby, come giudichi la situazione odierna dell'Inter?
"La situazione attuale dell'Inter è comprensibile anche se non giustificabile. Dico questo perché si può capire che una squadra che ha avuto tutti i cambi che ha avuto l'Inter possa avere delle difficoltà. Però arrivati al punto in cui era arrivata l'Inter nel derby, serviva che la squadra di Inzaghi azzannasse una partita che aveva fino a lì dominato. Invece non lo ha fatto".
È stato decisivo quel ribaltone?
"Posto che siamo tutti bravi a parlare il giorno dopo e quindi non voglio fare il fenomeno, ma credo che non sia giustificabile per l'Inter aver subito quella rimonta, per l'importanza che aveva quel secondo tempo. Era di vitale importanza per la squadra di Inzaghi non subire quei due gol come abbiamo visto poi. È stato decisamente uno spartiacque per il campionato".
A proposito: quello di domani può essere un'altra occasione, oppure è più un ostacolo in questo momento?
"Avercene di questi problemi per una squadra come l'Inter, un derby in una semifinale di Coppa Italia. Credo che sia molto più decisiva la sfida contro il Liverpool perché può essere davvero determinante andare avanti o meno in Champions League dove le partite sì che sono molto dispendiose dal punto di vista mentale".
Ma dal punto di vista mentale una vittoria potrebbe sbloccare l'Inter?
"Se tu giochi all'Inter l'obiettivo deve essere quello di vincere la coppa Italia. L'Inter ha sempre creato moltissimo, raccogliendo poco, ma la salute l'ha sempre dimostrata. Qualche campanello d'allarme ora c'è perché comunque i nerazzurri fanno fatica a segnare. E l'importanza di un derby che vale una finale non è in discussione. Credo che i due allenatori schiereranno i migliori giocatori a disposizione".
Hai lavorato con Pioli: cosa ha portato al Milan?
"Chapeau, tanto di cappello. Ha portato grande serietà e professionalità. Ha un rapporto vero e diretto con ogni singolo giocatore e questo lo ha reso credibile. I giocatori hanno sposato il suo progetto e la sua mentalità. Per quanto fatto in queste stagioni, il Milan meriterebbe un trofeo, che sia lo Scudetto, la Coppa Italia o entrambi. Il club ha avuto una crescita costante".
Chi sarà decisivo domani?
"Sono di parte: penso che i due portieri saranno determinanti".
Per Handanovic sarebbe una rivincita, viste le tante critiche...
"Stravedo per lui, lo conosco dai tempi di Udine, per me è uno dei migliori al mondo ancora oggi. È stato sottoposto ha tantissime pressioni nelle ultime stagioni, senza mai riposare, recuperare le energie psicofisiche. Ha tirato tantissimo la corda. La stima nei suoi confronti è tale che non gli si perdona nulla: da un certo punto di vista tutte le critiche sono un complimento. Ha abituato tutti talmente bene che anche prendere gol sporchi o normali non gli viene perdonato".
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