ESCLUSIVA - Paolillo: "Per Lukaku un sacrificio va fatto, anche fosse una 'bandiera'"
Il mercato dell'Inter entra nel vivo. Ore decisive sul fronte Dybala, con l'agente dell'argentino che si è recato proprio in queste ore nella sede nerazzurra, così come sono ore decisive quelle che portano alla difficile pista-Lukaku, per la quale si sta cercando di imbastire una trattativa con il Chelsea. Semrba che il club londinese possa aprire a formule che possano agevolare l'Inter, ma si è fatta avanti l'ipotesi che possa dover essere necessario inserire una contropartita tecnica importante per arrivare al belga.
La redazione de L'Interista ha contattato in esclusiva l'ex a.d. della Beneamata, Ernesto Paolillo, per parlare di queste tematiche.
L'affare Lukaku lo reputa fattibile?
"Credo che se l'Inter stia imbastendo una trattativa con il Chelsea, che soltanto un anno fa ha speso una cifra importante per assicurarselo, sicuramente è perché si tratta di un affare possibile ed anche in buona percentuale. Marotta non è uno sprovveduto, credo che se lo reputasse un acquisto impossibile non ci proverebbe nemmeno. Ed ora il Chelsea leggo che, a determinate condizioni, lo lascerebbe andare".
Se ci fosse da sacrificare un big, lo farebbe?
"Una cosa sulla quale possiamo essere credo tutti d'accordo, è il fatto che quest'anno l'Inter ha sofferto l'assenza di un centravanti come Lukaku. Un sacrificio va fatto per sopperire a questa mancanza, posto che poi chi parte va sostituito al meglio delle possibilità che ha il club in questo momento".
Anche se si trattasse di un giocatore nel quale i tifosi si identificano, una 'bandiera'? Oggi circolavano i nomi di Skriniar, Barella e Lautaro come possibili contropartite...
"Sì, come dicevo si tratta di un sacrificio che però va fatto. Serve assolutamente più potenza in attacco, più forza. Serve affiancare un altro giocatore forte a Lautaro Martinez. Poi certo: se arrivano uno o due attaccanti, magari uno davanti partirà. Vale lo stesso per i vari Bastoni e Skriniar. D'altronde lo abbiamo letto chiaramente che serve fare un utile di 60 milioni alla chiusura del mercato".
Lukaku o meno, il primo ad arrivare potrebbe essere Dybala.
"E se arriva lui, vuol dire a mio parere che un attaccante partirà. Il ragionamento credo che sarà lo stesso qualunque sia il reparto interessato da arrivi e cessioni".
Se l'attacco del prossimo anno fosse Dybala-Lukaku, sarebbe una coppia più forte di quella attuale?
"Diciamo che, parlando da tifoso, quello che so è che la coppia Lautaro-Lukaku è quella che già sappiamo quali garanzie può dare. Già si conoscono e si va relativamente sul sicuro dopo quanto hanno fatto la scorsa stagione. Non so invece come sarebbe la coppia Dybala-Lukaku, andrebbe capita la loro affinità".
Dybala nelle ultime stagioni non è riuscito a rendere quanto nelle prime stagioni in bianconero, soprattutto a causa di alcuni stop fisici.
"Ed è il motivo per cui arriverebbe con una formula così vantaggiosa, altrimenti sono sicuro che la Juventus non avrebbe avuto da ridire sulle richieste economiche del giocatore".
Bremer le piace?
"A chi non piacerebbe averlo, oggi? Anche lì vale lo stesso discorso: se arriva lui, andrà sacrificato qualcun altro probabilmente. Per il resto, Bremer piace a chiunque!".
Alla fine l'Inter sarà più forte a fine estate?
"Ho grande fiducia in Marotta, nella sua capacità di giudizio e nella sua capacità di riconoscere i profili giusti per costruire una squadra vincente".
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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