ESCLUSIVA - Lautaro, l'ex compagno Acosta: "Che precisione a 15 anni. Dybala lo completa"

ESCLUSIVA - Lautaro, l'ex compagno Acosta: "Che precisione a 15 anni. Dybala lo completa"TUTTOmercatoWEB.com
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lunedì 31 gennaio 2022, 10:09Esclusive
di Daniele Najjar

Il 13 maggio del 2013, al 62° minuto della partita Puerto Comercial-Club Atletico Liners entrava il promettente Lautaro Martinez, che all'epoca aveva solamente 15 anni. Quei 28 minuti gli bastano per segnare il primo gol, nella sesta divisione argentina.

Oggi il Toro è protagonista con l'Inter ed anche con la nazionale Argentina: decisivo ancora una volta un suo gol nel 2 a 1 al Cile nella sfida giocata giovedì notte. La redazione de L'Interista ha contattato in esclusiva Julio Acosta, storico bomber (276 gol fino ad ora) della squadra dove l'attaccante di Bahia Blanca ha mosso i primi passi, per ripercorrere il suo percorso in questi anni.

Parlando di Lautaro, quali sono i ricordi che ti vengono in mente?

"Di Lautaro ho i ricordi più belli, pochi ma buoni... il suo esordio contro il Commercial con i capelli tutti tagliati male (per tradizione agli esordienti tagliano i capeli al giorno del debutto, n.d.r.) e con due giocate che già facevano pensare che il suo destino fossero i grandi campionati europei".

Di quel ragazzino cosa si intravedeva del Lautaro di oggi?

"Dico sempre che nel Liniers sono sempre stato molto stupito dalla sua precisione nel centrare la porta costantemente: forte o lenta, al centro o su un palo, ma la destinazione della palla era sempre la porta, raramente non centrava quel rettangolo".

Un argentino con la 10. Non trovi che lui sia un attaccante più moderno del classico numero 10, "alla Dybala" (per non citare Messi, che è di un altro pianeta) per intenderci: con tecnica sì, ma la finalizzazione da "9"? 

"Sì, non è forse il tipico 10 argentino, quello affascinante e abile che riesce a togliergli 2 giocatori di dosso. È un 9 definito che ha come obiettivo il gol, che regge benissimo da dietro e che arriva bene in porta per segnare con qualsiasi piede o di testa. È sicuramente un tipico attaccante del calcio moderno".

Dove vedi che potrebbe ancora migliorare in futuro?

"Lauti non ha ancora un limite massimo, un tetto. Penso che abbia molto di più da dare e la sua crescita nel gioco aumenta di partita in partita. L'Inter è un gigante del calcio europeo, forse potrà giocare più avanti in Premier League, penso che lì si adatterebbe molto bene".

So che siete rimasti in contatto, in particolare quando torna a trovarvi. Come ti parla dell'Inter e dell'Italia?

"Dell'Italia e dell'Inter parla sempre in modo meraviglioso. Non dimentichiamo che la nostra città ha lì parte delle sue radici. È molto felice lì da voi, partirà solo quando sarà il momento giusto e per crescere personalmente. Sia lui che la sua famiglia sono molto a loro agio lì".

Come vedresti il possibile approdo di Dybala all'Inter?

"Mi piacerebbe tanto vedere quella coppia all'Inter. Da argentino, sarebbe l'ideale per due giocatori della nazionale giocare insieme e soprattutto in una posizione in campo dove si completerebbero molto bene a vicenda".

Rivedi oggi qualcosa che può aver imparato da voi "senatori" al Liniers?

"Non coincidevamo molto negli allenamenti e nelle partite, è andato al Racing quando era molto giovane. Quello che vedo è che mantiene sempre la sua semplicità e umiltà e questa è la cosa più importante".