ESCLUSIVA - L'ex Benfica Toni: "Lukaku? Inter qui grazie a lui. Sfida alla pari"

ESCLUSIVA - L'ex Benfica Toni: "Lukaku? Inter qui grazie a lui. Sfida alla pari"TUTTOmercatoWEB.com
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martedì 11 aprile 2023, 12:35Esclusive
di Daniele Najjar

Magari non si giocherà proprio tutto in una notte, ma quasi: questa sera l'Inter affronterà il Benfica per ritrovare morale, fiducia e soprattutto per continuare a sognare, nonostante un cammino decisamente troppo balbettante in campionato. Il tecnico Simone Inzaghi è finito al centro delle critiche dopo ben 10 sconfitte in Serie A, dunque un pezzo di futuro passerà inevitabilmente dal percorso europeo.

Ai microfoni de L'Interista è intervenuto in esclusiva lo storico ex del club portoghese, António José Conceição Oliveira, conosciuto come "Toni". Al Benfica ha prima vinto tutto fra i confini nazionali da calciatore, a cavallo fra il 1968 ed il 1981 per poi ripetersi da allenatore fra il 1988 ed il 1993.

Come è cresciuto il Benfica, negli ultimi anni?

"Molte cose sono cambiate da quando ho smesso di giocare io. Nelle ultime decadi il Benfica ha avuto squadre più o meno buone e certamente ora è più forte che negli scorsi anni. Si vede bene l'ottimo lavoro che è stato fatto da parte dell'allenatore. Ma anche dello scouting, che ha cercato e trovato calciatori adatti all'idea del tecnico".

Merito del tecnico, ma anche della società, a partire da Rui Costa?

"sì, il presidente Rui Costa ha trovato un ottimo allenatore come Schmidt e dei giocatori perfetti per la sua idea e per la filosofia del Benfica. I giocatori sono perfettamente calati nella cultura del club e ne traggono forza".

E quali sono i punti di forza di questa squadra?

"La qualità: quando c'è qualità, tutti i giocatori crescono ed emergono. Parlo della qualità del gioco e dell'organizzazione, che per esempio si vede nel pressing offensivo, nel recupero della palla. Il Benfica è una squadra che lavora in modo unito, dove ognuno sa cosa deve fare, per i compagni. Poi non mancano i singoli".

Quali, per esempio?

"Gonçalo Ramos e Joao Mario si stanno esaltando. Il centrocampista non ha fatto bene in Italia, ma ora si è ritrovato e sta facendo forse la sua miglior stagione in carriera. Cito poi Rafa e in difesa il giovane Silva. Ma ripeto: la forza è la squadra".

Quando è stato fatto il sorteggio, in Italia si diceva che l'Inter era stata fortunata. Che ne pensa?

"I tifosi dell'Inter hanno pensato: 'Benfica? Bene così'. Ma che anche in Portogallo abbiano pensato: 'Inter? Ottimo!'. Questo perché entrambe stanno nell'altro lato del tabellone. Ma è un errore che può fare sottovalutare l'avversario. Nel caso dei tifosi del Benfica deriva da quanto visto in precedenza".

Con il Porto?.

"Sì, lì i nerazzurri sono stati fortunati. Ma è stato un mese fa. Ora è tutta un'altra partita. Per entrambe sarà un match duro, equilibrato. Da 50 e 50".

Lautaro e Lukaku non arrivano, come coppia, in perfette condizioni e potrebbe partire Dzeko dall'inizio.

"Ma chi ha segnato contro il Porto? Questi tipi di giocatori annusano il gol. In ogni momento possono fare la differenza, soprattutto quando conta. Sono partite speciali, dove ti osservano milioni di persone".

Lo stesso vale per l'Inter, intesa come squadra?

"Esatto. Squadre come Inter e Milan hanno una grande storia alle spalle che parla. Lo stesso il Benfica. Non sarà la grande Inter di Facchetti e Mazzola, ma il DNA è quello ed i nerazzurri puntano sempre al massimo".