ESCLUSIVA - Incocciati: "Inter, attacco super. Lautaro ha bisogno di fiducia, certi cambi di Inzaghi..."
Napoli-Inter, ci siamo. Fra meno di un'ora le due squadre si daranno battaglia allo stadio Maradona, in palio tre punti importantissimi in vista del rush finale per lo Scudetto.
La redazione de L'Interista ha contattato in esclusiva Giuseppe Incocciati, per parlare del big match.
Giuseppe, come arriva l'Inter a questa sfida?
"Ho assistito alla gara di Coppa Italia dell'Inter contro la Roma e devo dire che mi ha fatto un'ottima impressione, ho visto una squadra in piena salute. Questo nonostante la sconfitta del derby avesse lasciato strascichi, a mio avviso, avendolo perso in quel modo. La partita con il Milan era importante, non dico per chiudere il discorso Scudetto, ma per fare un passo importante. Lato Inter, dunque, la squadra arriva davvero bene all'appuntamento".
Che partita si aspetta?
"E' una sfida delicata, anche se i nerazzurri hanno una partita in meno. Il Napoli ha una grande occasione per attaccarsi in maniera definitiva alla lotta Scudetto. Da un lato c'è un attacco straordinario, quello dell'Inter, dall'altro una grande difesa, del Napoli. Il Milan ha rosicchiato punti importanti, dunque mi aspetto una bella sfida, aperta a qualsiasi risultato".
Da ex attaccante, a proposito dell'attacco dell'Inter, come giudica l'andamento della coppia Lautaro-Dzeko?
"Proprio perché sono stato attaccante, vorrei dire una cosa a proposito di Lautaro Martinez. Lui è uno che, se tu lo cambi, ogni volta ha dei gesti di stizza. E questo, secondo la mia esperienza, mi fa dire che ha necessità di sentire maggiore fiducia intorno a sé. Per carità, Inzaghi non è che lo cambi perché fa male, ma per le rotazione. Il gesto di stizza però fa pensare che voglia fare di più e meglio. E se tu lo togli, secondo me non fai mai bene".
Lei in quei casi lascerebbe in campo il giocatore per dargli la possibilità di fare di più?
"Ho assistito al derby la scorsa settimana. In un momento importante di una sfida così, ho visto cambiare uno come Perisic. Questo perché aveva un fastidio, ma il martedì successivo era in campo. E allora dico: in una sfida importantissima, con la possibilità di allontanarsi così dalla seconda, tu cambi un giocatore come Perisic per una piccolezza. Queste sono tutte cose che devono ancora essere strutturate all'Inter".
Fra i cambi del derby c'è stato anche quello di Calhanoglu, anche perché già ammonito.
"Ci sono dei momenti in cui l'allenatore, soprattutto nelle gari importanti, guarda negli occhi i giocatori che ha in panchina, che magari hanno il "brutto muso" perché non stanno giocando. In quel momento però, in cui stava vincendo, bastava aspettare un quarto d'ora, perché come si sente dire a volte: squadra che vince non si cambia. Ora comunque vai al Maradona con qualche problemino, dopo un pareggio a Bergamo ed una sconfitta con il Milan".
La chiave del match quale sarà?
"Sarà una partita aperta perché entrambe devono vincere, hanno questo desiderio. Però sono sottili le differenze, tutte e due hanno il potenziale per fare male. Sarà sicuramente un bel match".
Un uomo per parte: chi sarà decisivo per le due squadre?
"Dico due attaccanti: Osimhen e Lautaro Martinez".
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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