ESCLUSIVA - Fulvio Pea lancia l'Inter: "Inzaghi è sulla strada di Conte. Marotta è il vero top player"
Ancora una vittoria in rimonta, per l'Inter di Simone Inzaghi: dopo quelle raccolte a Verona e Firenze, i nerazzurri tornano con il bottino pieno anche dalla trasferta di Sassuolo, dopo che il match si era messo decisamente in salita.
La redazione de L'Interista ha contattato in esclusiva un doppio ex della sfida del Mapei Stadium, Fulvio Pea. Allenatore della Primavera della Beneamata dal 2009 al 2011, prima di diventare il tecnico del Sassuolo nella stagione successiva, Fulvio dal 2019 lavora in Cina: prima dello "smantellamento" dello Jiangsu Suning era il responsabile del settore giovanile del club di proprietà della famiglia Zhang. Quest'anno invece è tornato a vestire i panni del mister, sulla panchina del Nanjing City.
Come va la tua nuova avventura da allenatore, in Cina?
“Sicuramente sto bene, è una situazione particolare. A fine febbraio la società di Suning non si è iscritta al campionato. Da lì a pochi giorni ho avuto questa proposta per allenare questo club di serie B, che era stato ripescato all’ultimo momento in dieci giorni abbiamo costruito la squadra. Più che per volontà è stata una esigenza quella di tornare in panchina. Però sono raffiorate tutte le sensazioni che avevo da tecnico”.
Come vedi la lotta scudetto in Serie A, quest'anno?
“Sarà un campionato entusiasmante, molto più equilibrato di leghe più blasonate. Non c’è una partita certa, ogni sfida contro le piccole non è scontata. L’Inter ha cambiato tanto, ma in positivo. La Juve invece ha cambiato tanto, ma non benissimo e quindi ha bisogno di più tempo per tornare in vetta. Poi c’è il Milan che sta continuando a crescere, programmando. Sono bravissimi i dirigenti che stanno dando vita ad un nuovo tipo di club, paragonabile a qualche realtà straniera. Poi c’è il Napoli, Spalletti ha avuto un grande impatto. La Roma che costruirà qualcosa di importante. Il ritorno di tanti allenatori importanti renderà il campionato più vivace ed interessante".
L'Inter ha vinto ancora in rimonta ieri a Sassuolo.
“L’Inter mi piace, sta proseguendo il percorso iniziato da Conte, a livello di gioco. E’ stata bravissima la dirigenza a cercare un allenatore con le stesse idee tattiche così da non stravolgere la rosa. Ci sono state delle vendite obbligate e necessarie, ma sono state ben compensate da ottimi tasselli. Dzeko sta facendo molto bene, Correa troverà sicuramente spazio e si metterà in mostra”.
Hai conosciuto Marotta quando ti ha portato a Genova: quanto è importante per l'Inter contare su uno come lui in un momento in cui le voci societarie si moltiplicano e le difficoltà economiche sono così importanti?
“Marotta è l’uomo determinante del club. Lo è stato in tutti i club in cui è stato, l’ho visto da vicino ai tempi della Samp. E’ un dirigente straordinario, uno dei top nel mondo: ovunque vada realizza progetti e porta risultati tecnici ed economici, ha strategie vincenti. Rende vincenti le squadre dove va a lavorare”.
Sembra che Suning possa valutare l'entrata di nuovi partner in società o addirittura di cedere le proprie quote. Cosa ne pensi, gli Zhang possono ancora avere un futuro nel calcio o è diventato impossibile?
“Non conosco bene la loro situazione, quindi non azzardo pensieri sul futuro della famiglia Zhang. Ci sono scenari economici mondiali difficili da prevedere. Non riesco a farlo nemmeno a livello familiare figuriamoci se vado a giudicare un impero economico come quello di Suning. La situazione di crisi mondiale ha sicuramente inciso anche sulle famiglie più potenti e questo va a discapito anche delle società più forti. Vedo che molte proprietà italiane vengono sostituite da proprietà straniere. Il Covid ha segnato uno strappo importante con il passato”.
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