- 2 a Liverpool-Inter - Ziege: "Anfield è un incubo. Gosens può essere fra i migliori d'Europa"
Solo due giorni al grande appuntamento. Nel momento più delicato della stagione, l'Inter di Inzaghi proverà a fare l'impossibile: rimontare due gol al Liverpool, allo stadio Anfield. Sicuramente una sfida tanto stimolante quanto proibitiva, ma per dirla alla Lautaro Martinez: andare avanti è un sogno e la Beneamata deve provare a giocarsela fino in fondo.
La redazione de L'Interista ne ha parlato con una vecchia conoscenza del calcio italiano, Christian Ziege. Campione d'Europa con la Germania nel 1996 e vicecampione del Mondo nel 2002, Ziege ha vestito in Serie A la maglia del Milan ed in Inghilterra proprio quella dei Reds, con cui ha vinto anche la Coppa Uefa nella stagione 2000-2001.
Oggi il tedesco allena il Pinzgau in Austria, squadra che milita nella terza divisione e che è celebre per il fatto che è sostenuta direttamente dai propri sostenitori, da tutto il mondo. Non solo un azionariato popolare per sostenere un club, dunque: si tratta di un "Fan Owned Club" e vede protagonisti i tifosi che decidono in prima persona le sorti del club.
Christian, come sta andando la tua avventura in Austria?
"Non c'è stato un momento in cui non mi sia sentito a mio agio qui nel Pinzgau. È un gran divertimento, per me. Qui c'è la possibilità di lavorare nel migliore dei modi, di costruire qualcosa. Mi piacciono i progetti ambiziosi e questo lo è. Cerchiamo di raggiungere gli obiettivi preposti, anche se lungo la strada devi affrontare molti piccoli ostacoli. Questo è esattamente il motivo per cui è così eccitante: devi mettere insieme diversi pezzi del puzzle. Puoi superare un ostacolo e cadere, ma non devi restare giù, devi rialzarti e continuare a perseguire l'obiettivo. Poi c'è un altro fattore stimolante".
Quale?
"Con il Fan Owned Club dell'FC Pinzgau Saalfelden, abbiamo una situazione molto speciale e la forza trainante del nostro progetto. In tutto il mondo, i tifosi possono acquistare azioni del club e diventano nostri investitori: questo ci sta dando il giusto slancio. Abbiamo anche molti sostenitori in Italia, è fantastico. L'FC Pinzgau Saalfelden è cresciuto in molti settori, è diventato più professionale ed è stabile. Passo dopo passo".
Hai vinto molto in carriera, a cominciare dal Bayern Monaco. Qual è la differenza tra il Bayern, che non sembra mai finire un ciclo, e gli altri grandi club?
"Negli ultimi dieci anni è vero, ma prima avevano anche loro i loro problemi. Il Bayern Monaco ha lavorato molto duramente e ha creato un progetto di successo. Hanno sempre i migliori giocatori, la mentalità giusta e giocano come una squadra e i loro contendenti non sono alla loro altezza. Il Bayern è imbattuto in trasferta in Champions League da circa 20 partite, la serie più lunga nella storia della competizione. Non c'è bisogno di dire altro".
Lo stesso si può dire per la nazionale tedesca. L'Europeo del 1966 ti ha visto protagonista dall'inizio alla fine. Cosa ha significato per te vincere con la tua Nazionale?
"Giocare per il mio Paese è stato un grande sogno, vincere con il mio paese un torneo così grande è stata la cosa migliore di sempre! Sono orgoglioso di aver potuto far parte di questa squadra. Ho molti bei ricordi e mi saltano alla mente molte grandi emozioni quando si parla della Germania".
Nel 2002 hai incontrato in finale un mostro, Ronaldo. È il giocatore più forte che tu abbia mai affrontato?
"Ho avuto l'onore di giocare con e contro così tanti giocatori di livello mondiale, che è difficile rispondere per me. E' davvero difficile da dire, se facessi un nome ne escluderei degli altri altrettanto forti, ma Ronaldo è stato senza dubbio uno dei migliori".
Dopo essere stato una leggenda del Bayern, com'è stato per te giocare in Italia?
"E' sempre stato il mio sogno giocare un giorno in Italia. Dopo tanti anni al Bayern. Amo il vostro Paese, amo le persone che ne fanno parte, la mentalità, la lingua, la cultura il cibo, quasi tutto".
Cosa ne pensi del calcio italiano oggi e del fatto che Milan e Inter sono tornati a lottare per vincere lo scudetto?
"Penso che dopo un periodo difficile e una Juventus che è stata la più forte negli ultimi anni, siano cambiate le cose. Oggi ci sono Milan, Inter, Napoli e Juventus in lotta per il titolo. Tanti bravi giocatori sono tornati in Serie A, è fantastico guardare le vostre partite settimana dopo settimana. Spero che alla fine la spunti il Milan... Forza Milan! (ride, n.d.r.)".
L'Inter invece martedì affronterà la sua ex squadra, il Liverpool. Che effetto fa giocare ad Anfield?
"Anfield ha effetto su ogni squadra che deve giocare lì. È uno dei motivi per cui il Liverpool ha così tanto successo. Doversi misurare con questo stadio è un vero incubo per qualunque avversario: è fantastico, con un pubblico fantastico ed è stato un sogno di giocare lì con la squadra padrona di casa".
In questi anni si sta facendo conoscere un altro terzino tedesco, Robin Gosens. Cosa ne pensi di lui, può stabilirsi come uno dei migliori in Europa?
"È sicuramente un buon giocatore, e può diventare uno dei migliori. Per esserlo dovrà giocare costantemente bene nel corso degli anni, avere continuità ai massimi livelli. Quindi vedremo, dove lo porterà il suo percorso".
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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