Uno scontro diretto, per favore. Per iniziare a volare
“Uno scontro diretto per favore”. Potendo identificare la medicina ideale per restituire all’Inter la solida consapevolezza nei propri mezzi che aveva contraddistinto la stagione passata, culminata con il successo finale, la richiesta sarebbe senza ombra di dubbio quella specificata qui sopra. L’assist fornito dal calendario è più che mai succulento, perché mette di fronte ai ragazzi di Simone Inzaghi la rivale per eccellenza, quella stessa Juventus cui nel precedente torneo i nerazzurri furono in grado di strappare il tricolore cucendolo sul proprio petto.
Peraltro, per ironia della sorte, la cavalcata di quel gruppo partì proprio dalla vittoria ottenuta al Meazza contro i bianconeri: novanta minuti che impressero a fuoco nelle menti dello spogliatoio interista la consapevolezza di poter davvero essere in grado di dominare il campionato.
Uno degli ingredienti chiave per ottenere quel risultato fu una delle poche serate magiche di Arturo Vidal nella sua versione milanese, un ricorso storico che fa il paio con il buon momento di forma manifestato dal cileno in Champions League con tanto di gol decisivo e che potrebbe convincere Simone Inzaghi a schierarlo dal primo minuto in luogo di un Calhanoglu ancora non al meglio dopo la botta subita la scorsa settimana in nazionale.
Per il resto, la discriminante tra una serata da ricordare ed una invece che potrebbe far sprofondare i milanesi in un vero problema di classifica è legata all’impostazione tattica che Inzaghi deciderà di dare al suo undici. La presumibile accortezza con cui la controparte affronterà il faccia a faccia potrebbe suggerire di programmare un’Inter d’assalto, anche al costo di doversi assumere qualche rischio in fase difensiva. Una scelta che da un lato potrebbe mettere all’angolo la Juventus, ma che dall’altro sottoporrebbe i nerazzurri al rischio concreto di subire quelle ripartenze che hanno rappresentato il vero Tallone d’Achille di queste prime settimane di campionato.
Insomma questione delicata, e d’equilibrio che diventa realmente indispensabile per continuare a pensare in grande. Uno scontro diretto, per iniziare a volare.
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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