Super Inter, gioca da grande e va agli ottavi

Super Inter, gioca da grande e va agli ottaviTUTTOmercatoWEB.com
giovedì 25 novembre 2021, 18:13Editoriale
di Lapo De Carlo

Che bello veder giocare l’Inter così.
Novantadue minuti di applausi per una formazione che ha reso orgogliosi i tifosi e infiammato San Siro, con una prestazione che solo una grande squadra poteva offrire.


Avevamo visto tanti primi o secondi tempi spettacolari fino ad oggi in Europa, su tutti quelli con Barcellona al Nou Camp e il Borussia Dortmund in Germania, finiti malissimo nonostante la qualità dei primi 45 minuti.
Questa volta l’Inter ha mantenuto lo stesso livello di gioco dando la sensazione che tutti i giocatori in campo si sentissero coinvolti, oltre a divertirsi. Il premio è la qualificazione agli ottavi di finale dopo tre beffe consecutive, con un turno in anticipo e un importante somma di denaro che entrerà nelle casse societarie.
Se non bastasse questo aggiungiamo che Marotta ha mostrato grande fiducia riguardo al rinnovo di Brozovic e, già che ci siamo, vista la stagione di Perisic, ieri debordante, varrebbe la pena tentare di nuovo di convincerlo a restare.


La partita:
Il primo tempo dell’Inter è caratterizzato da un incredibile numero di errori sottoporta, protagonista soprattutto Dzeko. L’Inter costruisce, pianta i piedi nell’area ucraina e si trova in almeno sette occasioni ad un passo dalla rete che sblocca la partita ma imprecisioni, precipitosità, affanno e stanchezza ostacolano la lucidità di una squadra che nel momento decisivo colpisce male i palloni decisivi.
Ogni volta che l’Inter attacca è entusiasmante vederla arrembare con più uomini e presentarsi tanto facilmente davanti a Trubin (il quale nei primi 45 minuti fa un figurone) ma fa davvero impressione elencare le occasioni della prima parte.
Al 12° Barella riceve palla dal centro dell'area, ma il tuo tiro termina oltre la traversa
Al 22' ancora Barella in ripartenza serve Lautaro, ma Maycon interviene in scivolata
Un minuto dopo Darmian serve Perisic che segna l'1-0 ma per il guardalinee è fuorigioco. Il Var conferma che un’unghia o qualcosa di ancora più impercettibile del giocatore nerazzurro è offside. Al minuto 26 Dzeko colpisce di testa da distanza ravvicinata, ma Trubin para. Lo Shakhtar si fa sotto e costruisce alcune azioni che mettono in imbarazzo la difesa. L’Inter ha un altro sussulto e nei minuti finali crea altri pericoli, ancora con Dzeko e Lautaro.
Alla fine dei primi 45 minuti la netta sensazione è che l’Inter abbia sbagliato troppo e speso altrettanto.
Nella ripresa l’Inter ci mette qualche minuto per riprendere il ritmo ma al 56° Lautaro viene atterrato in area da dietro, ma arbitro e Var per la seconda volta decidono che si tratta di una furbizia dell’attaccante argentino. Il regolamento è ormai un libro di testo interpretabile a seconda dell’umore, tanto più che il vero scandalo arriva poco dopo, quando Lautaro, ancora lui, si libera per battere a rete a pochi metri dalla porta ma l’arbitro Hategan trasforma una leggera spinta in un pestaggio e annulla convintamente un gol regolare, mentre San Siro sta ancora festeggiando il gol.
L’Inter non si arrende di fronte ad una direzione di gara insopportabile e subito dopo trova la rete dell’1-0 grazie ad un contropiede, con Perisic che mette la palla in area, Darmian che tenta il tiro ma viene murato e la ribattuta sulla quale si avventa Dzeko che la mette dentro.
E’ l’apoteosi, anche perché dopo 5 minuti un sontuoso Perisic pesca ancora Dzeko che a due passi dalla porta non sbaglia il colpo di testa. L’Inter è stra-meritatamente in vantaggio di due gol che avrebbero potuto essere molti di più e a quel punto Correa entra al posto di un esausto Lautaro e si arriva al solito brivido con un palo interno che fa immaginare il consueto finale sotto stress. Resta invece l’unico vero pericolo.
Menzione d’onore, oltre che per un Perisic devastante, anche per Ranocchia, splendido centrale difensivo in grado di mostrare quanto i problemi degli scorsi anni fossero soprattutto mentali. Brozovic sempre fondamentale e Dzeko, che dopo un primo tempo quanto meno impreciso è rimasto in partita e ha portato l’Inter agli ottavi.
Se l’Inter mantenesse questo livello di gioco potrebbe giocarsela con chiunque.
Ora però c’è il Venezia e i piedi vanno tenuti per terra
Amala

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