State calmi, se potete. Perché l'impazienza è un classico interista e non solo estivo
Nel momento in cui scrivo, facendo una media tra i vari bookmakers, che certamente non sempre ci prendono ma molto spesso, visto che ballano soldi veri, il Napoli Campione uscente, la Juventus espulsa da ogni Europa e quindi protesa solo al Campionato e l’Inter in pieno rinnovamento sono le tre principali favorite per lo Scudetto 2023-24. Non importano tanto le quote che oscillano di giorno in giorno, quanto la tendenza. Più indietro troviamo il gruppo degli outsiders guidato dal Milan e di cui fanno parte anche Roma, Lazio e Atalanta.
Ancora bisogna cominciare a giocare e tutte e le tre favorite non sono state completate sul Mercato, ma le lacune pare le abbia solo l’Inter, che la formazione titolare con Frattesi al posto di Brozovic e Thuram al posto di Lukaku comunque ce l’ha da fine giugno, tolto il portiere Yann Sommer, l’erede di Onana, arrivato effettivamente più tardi, ma comunque già arruolato. Anzi, proprio in queste ore sta arrivando anche Audero, che come secondo mi pare più che dignitoso. Inoltre ad Appiano ci sono pure Bisseck, Cuadrado e a breve ci sarà anche Samardžić, giusto per citare le principali alternative, ma c’è ancora chi è in ansia. Eppure il Napoli che ha cambiato l’allenatore e non è poco, ha appena chiuso Natan come sostituto tutto da valutare di Kim e la Juventus, che a centrocampo voleva Kessie, finito invece in Arabia, non ha ancora trovato l’intesa per il colpo grosso, ossia Lukaku al posto di Vlahovic: tra l’altro sostituire un 23enne con un 30enne è cosa che avrebbe fatto sicuramente tuonare la Milano Nerazzurra, ma altrove con un po’ di propaganda al valium va tutto sempre bene.
Questo per dire che a una decina di giorni dall’inizio del Campionato in realtà nessuna delle tre grandi favorite è ancora al completo e nel calcio di oggi è piuttosto normale, visto che Francesco Acerbi, per rendimento il miglior difensore nerazzurro della scorsa stagione, era arrivato il 31 agosto, ma il tifoso medio ha la memoria dell’insetto, che gli scienziati hanno recentemente dimostrato essere ancora più smemorato del proverbiale pesciolino rosso.
Quindi va bene essere sempre un po’ impazienti ma bisognerebbe darsi un po’ di razionalità, mi riferisco agli interisti, perché degli altri francamente chissenefrega.
Fatti i due portieri, mancano ancora il braccetto destro e soprattutto l’attaccante: dico uno e non due perché non ho notizie di Correa in uscita, ma da qui al 31 agosto non si può mai dire.
Fa bene l’Inter a sondare con attenzione la terza punta, perché l’attacco titolare sarà presumibilmente composto da Lautaro Martinez e da Marcus Thuram. I nomi che girano, dopo un abboccamento nemmeno troppo convinto per Scamacca, che personalmente mi sta benissimo che a quelle cifre sia andato all’Atalanta, sono sempre i soliti: Morata, prima scelta di Inzaghi e Balogun, prima scelta della Società. Il primo ha più esperienza di Serie A e come gioco è più associativo con i compagni di reparto, ma non ha né tanti gol in carriera e nemmeno il Decreto Crescita; il secondo costa un botto perché tutti sanno che diventerà un top e a rivenderlo ci sarebbe una succosa plusvalenza.
Su Balogun l’Inter sta provando la strategia che aveva messo in atto per Lukaku prima che tradisse la causa, ma non sarà facile: l’Arsenal i soldi li vuole tutti e subito, ma vedremo. Come piani alternativi ci sono sempre Beto e Taremi, ma onestamente i loro club chiedono troppi soldi. Andrò controcorrente: sono contento del Mercato che sta facendo l’Inter e se dicessi che è più forte di un anno fa mancherei di rispetto a Onana, Dzeko, Brozovic e Skriniar, ma bisognerebbe anche notare che solo a centrocampo tra chi è andato via e chi è arrivato l’Inter ha ora complessivamente 15 anni in meno e 11 gol in più negli ultimi due campionati. Non mi pare una cosa negativa. Quindi, state calmi, se potete.
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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