Si era messa strana, sul lungomare Cristoforo Colombo

Si era messa strana, sul lungomare Cristoforo ColomboTUTTOmercatoWEB.com
domenica 2 maggio 2021, 11:36Editoriale
di Gabriele Borzillo

Si era messa strana. Nel senso che, come a Spezia, dominavi in lungo e in largo (il pareggio di Spezia non l’ho proprio digerito, ma proprio no) senza cavare il classico ragno dal buco (che poi cosa c’entra il ragno col buco) e stavi ancora zero a zero, risultato a occhiali avrebbe detto il padre di tutti i radio telecronisti Nicolò Carosio. I soliti due pali, ormai fanno parte del pacchetto, bisogna dirlo ai fondi d’investimento che busseranno alla porta di Suning - vedremo chi e quanti che ‘sta storia gira da mesi ma sempre a Nanchino sta la proprietà -: insieme a squadra, Centro Sportivo e sede ci sono anche due pali a partita, il paio di gol sbagliati, il rigorazzo non fischiato, fallo di Lautaro????? Insomma, dominio sterile avrebbe potuto essere il leit motiv all’intervallo. 

Sterile un cazzo, e scusate per lo sterile: ci son periodi in cui gli dei del pallone aiutano e laddove non arrivi tu mettono loro il piedone, altri invece nei quali il piedone lo mettono, ma per i tuoi avversari, che ancora non ho capito cosa gli abbiamo fatto noi a quegli dei là di tanto male: sarà che quarantuno punti su quarantacinque nel girone di ritorno sono troppi, andiamo puniti? La paura, casomai, è che i ragazzi fossero improvvisamente colti da ansia prestazionale. Perché l’ansia prestazionale esiste, non raccontiamoci balle, esiste come esiste la sfiga, il destino, il lunedì mattina o le lasagne la domenica a pranzo col pollo arrosto e le patate al forno. E più passano i minuti più ti monta dentro quella sensazione di chiusura alla bocca dello stomaco in perenne ascesa, la tensione si accumula e fai pipì ogni cinque minuti dal nervoso che nemmeno avessi chissà quale irritazione, la discussione della tesi di laurea è roba da dilettanti al confronto. Poi Antonio viene illuminato sul lungomare Cristoforo Colombo (a Crotone ci sono stato, si chiama così) e sceglie la mossa azzeccata: dentro Christian Dannemann Eriksen da Middelfart, quindicimila anime nel mezzo della Danimarca, al posto di Sensi, buona mezz’ora poi compitino, però il ragazzo è in lenta ma costante ascesa, oltre a Perisic per Darmian e Sanchez ad affiancare Lukaku, con Lautaro inibito e timido in panchina. Entra il biscottino danese du du dadada e sbam, un paio di minuti per acclimatarsi al caldo del Sud poi botta con deviazione leggera dai ventidue metri, non mi interessa niente se decisiva o meno la deviazione, ma proprio una mazza di niente: Inter in vantaggio. Esplodi sul divano in un urlo liberatorio, i vicini suonano alla porta per vedere se va tutto bene o hai bisogno di qualcosa. In quel preciso momento il condominio intero ha capito, tifi Inter e magari loro no: così godi doppiamente. 

Ma non è finita, c’è un quarto d’ora che tu sai sembrerà miiiinimo un’ora, ma ad andare bene. Ti riaccomodi sul divano parlando da solo e gridando “guarda a destra, uomo, girala, scala” e tutto il repertorio, come se Conte stesse riposando in panchina. Ti alzi, cammini, hai smesso di fumare quindi manco la sigaretta può confortarti aiutandoti a far trascorrere il tempo. Due a zero di Romelu ma il giovane Prontera viene richiamato da Manganiello, che poi spero mi spieghino il fallo di Lautaro, ancora sto cercando di capire, per un fuorigioco di due millimetri, reale, e annulla. Porcadiquellazozza aggiungete voi la prima cosa che vi passa per la mente, scelta libera. Ma hai, accanto al terrore del gollonzo in agguato, quella quasi certezza che il Crotone non segnerà mai, anche mancasse una settimana al triplice fischio. Sempre meno alla fine: Scrigno mette fuori area un pallone, Barella ringalluzzito vince il contrasto, partono stile frecciarossa in tre, contropiede perfetto, Achraf mattatore, due a zero, è finita. Sei felice, con quel sorriso un po’ beota delle occasioni particolari, senti i muscoli rilassarsi e tornare alla loro normale funzionalità: improvvisamente ti accorgi di non avere nemmeno più bisogno del bagno. Domani (oggi per chi legge) è domenica, si gioca Sassuolo-Atalanta, magari diventi campione d’Italia. Ma non ti interessa, in cuor tuo sai di esserlo già, basta saper aspettare.