Scudetto al cardiopalma ma l'Inter c'è ancora

Scudetto al cardiopalma ma l'Inter c'è ancoraTUTTOmercatoWEB.com
martedì 3 maggio 2022, 12:55Editoriale
di Gian Luca Rossi

Tra Milan e Inter, in rigoroso ordine di classifica, ormai è lotta-Scudetto al cardiopalma, ma questo, purtroppo o per fortuna, anche se cercavamo di far finta di nulla, lo avevamo capito da un pezzo.
L’ultimo botta e risposta ha visto il Milan vincere soffrendo con la Fiorentina e l’Inter passare più in scioltezza sul difficile campo di Udine ma, dopo la svolta negativa per i nerazzurri di Bologna, il distacco non è mutato, il Milan resta avanti di due punti e a 3 giornate dalla fine del campionato non è poco. Fuori dalle scaramanzie medioevali di una parte o dell’altra, cambierei volentieri la situazione dell’Inter con quella del Milan, che all’80% ha lo Scudetto in tasca. Ma l’80% non è certezza aritmetica e che io creda ancora in un ribaltone in extremis è provato dal fatto che sia andato volutamente a Udine, sparandomi 800 km in giornata, proprio per rendermi conto dal vivo quali scorie aveva lasciato la sconfitta, anche psicologica, di Bologna. Ma l’Inter ha reagito alla grande! Dal vivo li ho visti bene in campo e li ho vistI bene anche dopo, in quei minuti in cui ci si intrattiene in mix-zone con i giocatori che intanto raggiungono il pullman. Insomma, li ho visti davvero convinti che l’ultima parola, quella che spetta al campo, possa essere positiva per loro, anche se da loro non dipende più il destino. Però fino all’ultimo minuto dell’ultima giornata è vitale e indispensabile crederci.

Badate bene, per quel che può valere, ci credo anch’io, ma non faccio il tifoso di mestiere e quindi non parlo per slogan, del tipo ‘non è finita finché non è finita’ o ‘non succede, ma se succede’ e così via. Da cronista e racconto i fatti, per cui il Milan è avanti di due punti a 270’ minuti dalla fine e quindi assolutamente favorito per questo Scudetto,
L’Inter a Udine ha comunque avuto il grande merito di non sentire la pressione di essere scesa in campo a -5, visto che il Milan aveva appena domato la Fiorentina nel finale. E’ apparsa concentrata da subito e quasi subito ha trovato il gol del vantaggio e poi il raddoppio prima dell’intervallo indirizzando presto la partita verso la vittoria. Nella ripresa ha poi sbagliato le occasioni per archiviare definitivamente la partita e preso il gol dall’Udinese, è stata un po’ in apprensione, qualcosa che conosciamo da inizio stagione, ma comunque assai più sopportabile di tante altre volte.
E non ha neppure mai frignato come si fa regolarmente altrove per il fatto di aver giocato dopo, sapendo già il risultato dell’avversario.

Nel prossimo turno, perché è meglio andare step by step, toccherà invece ai nerazzurri giocare prima dei rossoneri, addirittura più di 48 ore prima.
Questo non è accaduto per una bizzarria del calendario, ma semplicemente perché l’Inter, battendo 3-0 proprio il Milan, si è guadagnata la finale di Coppa Italia con la Juventus.
Ebbene, in caso di vittoria con l’Empoli a San Siro venerdì sera, l’Inter si troverebbe temporaneamente per due notti di nuovo al comando della classifica, sperando che l’attesa della gara di Verona maceri l’avversario.
Magari due giorni e due notti a rimuginare sull’obbligo di non perdere al Bentegodi potrebbe anche avere qualche conseguenza sorprendente sull’animo dei cugini. Quest’anno, ci sta tutto e anche di più. Staremo a vedere. In questi giorni, mi è tornata in mente una frase che i miei amici di New York usano spesso: “It ain't over till the fat lady sings”. Tradotto letteralmente significa “Non è finita finché la signora grassa canta".
In USA lo usano spesso come proverbio per dire che non si deve presumere di conoscere l'esito di un evento ancora in corso. Quindi, possiamo solo aspettare che la grassa signora smetta di cantare.