Ritorno al futuro contro il Liverpool: Inter, butta il cuore oltre l'ostacolo
E’ il giorno, è quel “ritorno al futuro” che molti interisti aspettavano con impazienza. Arriva il Liverpool a San Siro per una sfida ricca di fascino con il sapore dolce-amaro dell’impossibile da far diventare possibile.
Dopo un’attesa infinita l’Inter rimette i piedi sul campo dove solo le migliori 16 squadre d’Europa sono invitate.
Doveva essere Ajax ma per via dell’ incredibile superficialità dell’Uefa (che a detta di Ceferin è un organismo infallibile e ineguagliabile), per i campioni d’Italia la sfida sarà di color rosso fuoco come le maglie dei Reds di Klopp.
Non nascondiamoci, la partita sarà difficilissima dato che il Liverpool è una delle 4/5 migliori squadre del pianeta ma noi dobbiamo solo sentirci orgogliosi di poter scendere in campo di nuovo a questi livelli.
“Il Liverpool è una delle più forti in Europa ma sono contento che la nostra società, i tifosi e i ragazzi stessi si meritino di giocare partite contro avversarie di questo blasone. Da tanti anni noi non si giocava un ottavo di finale, sarà molto difficile ma cercheremo di affrontarlo con le nostre armi". Inzaghi non usa troppi giri di parole, sa che l’avversario è un Everest da scalare ma non parte sconfitto perché conosce i suoi giocatori e ne avverte ogni giorno l’orgoglio misto alla compattezza che è caratteristica principale del suo gruppo.
Per la prima volta dopo tanto tempo la squadra non avrà addosso la pressione di dover vincere per forza e potrà forse gestire in maniera più tranquilla il match.
In Italia che l’avversario si chiami Milan, Napoli o Juventus l’Inter scende in campo con l’etichetta della squadra favorita che non può sbagliare e che deve vincere. Contro il Liverpool non sarà così, anzi sarà tutto l’opposto con i Reds chiamati a farla da padrone annichilendo l’avversaria che si ritrova a questi livelli dopo ben 11 anni di paziente attesa.
“Sulla carta il Liverpool è favorito ma vorrò i ragazzi con la mente libera, poi sappiamo che in queste partite la determinazione farà la differenza e i miei ragazzi hanno dimostrato di averne da vendere fin da inizio stagione". Inzaghi va dritto al punto: la mente sarà libera da molte pressioni e l’unica cosa che il mister non vorrà vedere sarà un atteggiamento di sottomissione a un avversario più forte. L’Inter ha già dimostrato contro il Real Madrid nella fase a gironi di non aver paura di nessuno, e di poter giocare alla pari contro le big europee senza accusare nessun timore reverenziale nei confronti dei più blasonati “nemici”. Il pericolo di sentirsi inferiori al Liverpool non esisterà poiché il gruppo è compatto e ha tanta fiducia nei propri mezzi: "I segnali che mi dà la squadra mi danno tranquillità – ha quindi sottolineato mister Inzaghi - rispettiamo l'avversario ma non partiamo battuti". Quando si parla di Inter, a differenza di quello che succede da altre parti, non si parla mai di assenze e queste eventuali ultime, nel nostro caso, non sono mai elemento di giustificazione per una mancata prestazione o un mancato risultato. Nel doppio confronto con il Liverpool Inzaghi dovrà fare a meno di uno dei suoi giocatori più importanti. Barella salterà infatti entrambe le partite per squalifica e per il mister non sarà così facile sostituirlo. Contro uno squadra stellare come quella di Klopp avere anche solo uno dei nostri top players fuori corrisponde a concedere ancora più chance all’avversario. L’Inter dovrà fare l’Inter buttando il cuore oltre ostacolo e, aggiungo io, godendosi una partita che giocatori e tifosi aspettavano da tempo senza, per una volta, avere la pressione di sentirsi per forza favoriti.
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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