Per Dybala possono bastare gli addii di Pinamonti e Sanchez. Bremer colpo imprescindibile

Non si può che partire da Paulo Dybala per introdurre il tema mercato in casa Inter per la settimana in corso. La conferenza stampa congiunta di Inzaghi e Marotta ha lanciato segnali confusi, quantomeno da decodificare, senza farsi ingannare dai bluff che contraddistinguono un campione di “poker mercato” come l’amministratore delegato interista. Quel temporaneo arrivederci rarificato dalle dichiarazioni di Marotta, introdotto da un “ad oggi” che ha tutto il significato del mondo, rappresenta in realtà la chiave di volta rispetto a quello che potrebbe verificarsi di qui in avanti.

La sensazione tangibile è che sarebbero sufficienti gli addii di Pinamonti e Alexis Sanchez per celebrare il matrimonio con la Joya, con buona pace di Dzeko e Correa per i quali (in primis il bosniaco) si aprirebbero valutazioni nella seconda fase dell’estate rispetto a possibili nuove sistemazioni. Di certo, la riprova più eloquente, è fornita dal fatto che un giocatore come Dybala “ad oggi” (cit.) non abbia ancora trovato un’alternativa reale. Evento frutto del patto di reciproca priorità che l’argentino e Marotta si sono vicendevolmente promessi e che continuano a portare avanti in attesa di quello che succederà. La sensazione è che nel giro di una settimana possa arrivare la svolta, in un senso o nell’altro. 

Un patto di ferro, che contraddistingue anche la situazione di Gleison Bremer: in questo caso non ci sono dichiarazioni da decriptare, ma semplicemente da proseguire in una strada tracciata in maniera molto lineare dallo scorso mese di dicembre, con la svolta rinnovo che è arrivata proprio a scelta compiuta da parte di Bremer e del suo entourage. Tanta voglia di Inter, per progetto e per assoluta conformità tattica con quanto di buono mostrato dal brasiliano fino a questo momento. Un colpo imprescindibile, legato all’ennesimo patto di ferro che i nerazzurri non hanno la minima intenzione di rompere.