Ora che ha imparato a vincere, l'Inter non ha la minima intenzione di fermarsi
L’Inter di Conte ha deluso nella sua espressione europea, senza riuscire a passare il turno e perdendo in casa contro il Real Madrid. L’Inter di Inzaghi è partita con il piede sbagliato in Champions e si è vista a sua volta sconfiggere tra le mura amiche da parte delle Merengues.
Le analogie sono finite qui, ed in casa nerazzurra ci sono buoni motivi per augurarsi che anche il destino a lunga gittata della campagna continentale possa avere un esito differente rispetto a quanto accaduto nelle stagioni precedenti.
Del resto la mentalità che è stata palesata nei 90 minuti di mercoledì sera, è quanto di più vicino ad una grande squadra l’Inter abbia saputo far vedere nella sua storia recente per quanto riguarda le proprie avventure europee. La sconfitta patita sul filo di lana contro il Real Madrid non toglie nulla alla prestazione offerta davanti al pubblico amico finalmente tornato a sospirare dal vivo per i propri colori, ma anzi le dichiarazioni dei protagonisti hanno di fatto santificato lo scatto mentale che l’universo interista programma di avere finalmente compiuto per fare il salto di qualità.
Condizione indispensabile affinché le righe scritte qui sopra abbiano senso compiuto, è però la traslazione di questi concetti anche tra gli italici confini, magari uniti a quella affidabilità senza troppi fronzoli che aveva contraddistinto la passata stagione conclusasi con il tricolore sulla maglia ed i festeggiamenti tra San Siro e Piazza del Duomo.
Il lavoro di Inzaghi ripercorre le orme tattiche lasciate ben visibili da Antonio Conte, senza però lesinare tentativi di evoluzione e cambiamento che potrebbero fare la differenza. Se l’Inter dello scorso anno decideva come e quando imprimere il ritmo alla partita, quella di quest’anno per le caratteristiche che ne hanno contraddistinto la costruzione, è chiamata a far eruttare il proprio predominio tecnico dall’inizio alla fine.
Senza distrazioni e senza lasciare spazio a ritorni di fiducia da parte di avversari che potrebbero creare problemi e ribaltare risultati apparentemente acquisiti come accaduto a Genova contro la Sampdoria. Passaggi a vuoto che una squadra da scudetto non si può permettere, e che nemmeno l’Inter di Inzaghi vuole possano far parte della storia della sua stagione. Ora che ha imparato a vincere, questa squadra non ha la minima intenzione di fermarsi.
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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