Ora che arriva il difficile ci serve il vero Calha

Ora che arriva il difficile ci serve il vero CalhaTUTTOmercatoWEB.com
mercoledì 13 ottobre 2021, 07:37Editoriale
di Filippo Tramontana

L’ennesima sosta per le nazionali è giunta al termine, nell’attesa che a novembre arrivi l’ultima del 2021 che deciderà se la nazionale di Mancini sarà protagonista nei prossimi Mondiali in Qatar. Riparte il campionato e il trittico di partite che attende l’Inter sarà da paura.
Lazio, Sheriff e Juventus saranno match che, per un motivo e per un altro, risulteranno a loro modo decisivi.
Servirà l’apporto di tutti per cercare di superare questa ripida e scivolosa montagna, anche se va detto che le forze a disposizione non potranno essere certamente al massimo. Troppe partite e troppi impegni, per non parlare delle distanze siderali che i sudamericani hanno dovuto coprire in queste due settimane.
Lautaro, Correa, Sanchez, Vecino e Vidal arriveranno con le pile scariche ma non potranno comunque riposare: anche loro servono tanto in questo momento.

C’è però chi è atteso più di altri, chi vuole esplodere in tutta la sua qualità ma ancora non è riuscito a uscire completamente dal guscio. Ovviamente parlo di Hakan Calhanoglu. E’ sicuramente un argomento molto dibattuto in casa Inter: cosa manca al turco per prendersi sulle spalle la squadra?
Sgombriamo subito il campo dagli equivoci: Calhanoglu è un ottimo giocatore e lo ha già dimostrato al Milan.
Ovviamente piace alla critica di parte buttare giù dalla torre gli acquisti nerazzurri senza nemmeno “aspettarli”. E’ successo con Eriksen, Hakimi e con Lukaku ancora prima che scendesse in campo! Noi dobbiamo guardare oltre senza dare troppa importanza alle bocciature premature e preventive, faremmo solo il loro gioco.

A questa stregua avremmo dovuto scaricare in fretta quei giocatori che poi sono stati fondamentali per la conquista del nostro diciannovesimo scudetto.
Rimaniamo quindi lucidi e facciamo il tifo per Hakan!
Il centrocampista turco sta facendo fatica nel nuovo ruolo affidatogli da Inzaghi. Calha, abituato a frequentare la trequarti avversaria, si trova spesso a dover ricoprire il ruolo di mediano in fase difensiva: non gli riesce facile e si vede, non è nella sua natura quel tipo di lavoro e per abituarsi ci vorrà del tempo. Se penso a quello che si diceva di Eriksen prima che il danese esplodesse in tutta la sua classe mi viene quasi da ridere.
 

L’inserimento in rosa di un giocatore come Calhanoglu, con la contemporanea assenza di Eriksen, ha costretto l’ex tecnico della Lazio ad adattare il turco in un ruolo ancora non naturale per lui.
L’ex rossonero sta dando sicuramente più soluzioni offensive alla manovra nerazzurra, ha nel suo “score” interista già un gol e due assist, ma sta inevitabilmente scombussolando la fase difensiva più esposta a rischi e più incline a concedere spazi. Ci saranno ora tante partite in pochi giorni e Barella, Brozovic e Vecino dovranno fare gli straordinari.