Non fatevi fottere (detto in francese)

Non fatevi fottere (detto in francese)TUTTOmercatoWEB.com
sabato 16 marzo 2024, 00:00Editoriale
di Fabrizio Biasin

Ben ritrovati. Il qui presente pelato ve l’aveva detto: “State attenti, perché qui non vedono l’ora di rompere le balle e far passare il concetto dell’Inter che ha rovinato la stagione”. E infatti ci stanno provando. Se la pensate così anche voi vi chiedo perdono ma, credetemi, vi siete fatti fregare. E questo al netto della delusione che, ovvio, è forte e persistente ma conta zero rispetto agli obiettivi che ‘sto gruppo si è imposto a inizio stagione.
E allora vi sottopongo il mio soggettivissimo punto di vista, ripartendo da quel che è tristemente accaduto qualche sera fa. È successa quella cosa che tutti gli interisti speravano di non vivere mai e, invece, gli altri sì: i nerazzurri sono stati eliminati dalla Champions. Agli ottavi. Ai calci di rigore. Con un tiro finito in cielo di Lautaro. Dopo aver vinto re giocato benissimo all’andata. Dopo essere passati in vantaggio anche nel match di ritorno.

Insomma, l’apoteosi del godimento per chiunque detesti la Beneamata, primissima in serie A. 
Badate bene, che “gli altri” godano come ricci è cosa assolutamente normale, ché la melassa del “in Europa si tifano le italiane” è una cazzata inventata da qualcuno che non sa cosa sia il calcio, soprattutto dalle nostre parti.
La sconfitta di Madrid è stata celebrata lungamente da Simeone e i suoi, consci di aver superato una squadra che fino a mercoledì sera aveva vinto 13 partite su 13 nel 2024 ed era “osservata speciale” sia in Europa (in molti la davano come possibile finalista) che in Italia (la quantità infinita di prese per il culo post-ko testimonia il timore che avevano i “nemici” di vedere lor signori fare strada anche fuori dal confine).
A calci di rigore archiviati - come nella miglior tradizione - si sono scatenati brontoloni e maestri dell’analisi postuma: “Inzaghi ha sbagliato i cambi!” (balle), “l’Inter ha sottovalutato la partita!” (balle), “questa squadra doveva assolutamente arrivare in fondo alla Champions!” (balle). 
Questo tris di balle è figlio di una narrazione senza senso, che poi è questa: siccome Marotta e Ausilio hanno messo insieme una gran rosa e Inzaghi l’ha portata a sbriciolare la concorrenza in Serie A, allora è obbligatorio che questa squadra stia al livello di City, Bayern, Psg, Real Madrid e compagnia cantante. Certo, come no.
La verità è che il miracolo di campo generato dall’universo interista (dirigenza-allenatore-squadra) ha innalzato le aspettative mediatiche e da Bar Sport a livelli insensati, laddove la società di Viale della Liberazione a inizio stagione - e a differenza della concorrenza - era stata più che chiara: “Quest’anno proveremo a vincere lo scudetto della Seconda Stella”. Obiettivo quasi raggiunto, tra l’altro.
Il resto, la cosiddetta “strada in Europa”, può essere garantita solo se alla forza del gruppo si associa la forza del culo (detto in francese): l’anno passato l’Inter ha fatto fruttare la fortuna di Porto (assedio finale dei portoghesi e grande resistenza) ed è arrivata in fondo al coppone giocando ad altissimo livello, quest’anno i nerazzurri si sono impantanati dopo gli errori sotto porta di Thuram e fratelli nerazzurri. 
Pensare che l’Inter “debba” conquistare finali in serie significa non aver bene in mente che genere di arsenale abbia a disposizione il resto della flotta continentale, una serie di rose costruite con i miliardi (non è per esagerare, si parla veramente di miliardi), a differenza di quella nerazzurra, messa insieme a suon di mercati a costo zero (l’ultimo), se non addirittura in largo attivo (estate 2021 e 2022). 
Si chiede all’Inter di provare a vincere lo scudetto? Ok, l’Inter non si tira indietro. Si pretende che riesca a conquistare l’Everest del calcio? Allora le si deve garantire almeno un po’ di ossigeno. E per “ossigeno” non stiamo pensando alla Luna, ma a qualcosa più di “zero euro”.
Ps 1 All’annuncio del sorteggio dei quarti di Champions (“L’Atletico ha pescato il Borussia Dortmund”) tutti noi abbiamo avuto un sussulto. Ci sta. La magra consolazione è che non esiste alcun appiglio logico e scientifico per pensare che all’Inter sarebbe toccata la stessa pescata. E comunque, l’Atletico è passato per meriti propri e si merita di fare la strada che farà.
Ps 2 “Cadere”, nello sport, è la cosa più normale del mondo. È la reazione che fal a differenza. Domani sera capiremo di che pasta è fatto questo gruppo.
Ps 3 Digerite l’amarezza, elaborate il vostro personalissimo lutto sportivo, poi tornate a sorridere. Presto arriverà il momento di godersela e stra-godersela e stra-stra-stra-godersela.