Marotta ha ragione sul capitano. Ma a Skriniar non avrebbe fatto male uno sgabello alla Bonucci

Marotta ha ragione sul capitano. Ma a Skriniar non avrebbe fatto male uno sgabello alla BonucciTUTTOmercatoWEB.com
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venerdì 10 febbraio 2023, 19:55Editoriale
di Patrick Iannarelli

"Se certi valori non vengono recepiti, non si può ambire ad essere candidati alla fascia. I valori in questione sono il senso d'appartenenza, l'amore verso il club, e tutta una serie di situazioni che sono fondamentali". Parole e musica di Giuseppe Marotta, con una frecciata a Milan Skriniar e a tutto il rumore (dei nemici?) prodotto durante un gennaio turbolento e pieno di smentite e notizie, rincorse e cessioni mancate. Diciamocelo chiaramente, la vicenda è stata trattata in maniera poco convenzionale, gestita per lo più col silenzio e senza mai prendere una posizione forte: una scelta (complicato dire se giusta o sbagliata), ma che può portarsi dietro qualche scoria, tossine che fanno male da qui alla fine del campionato. 

Perché ormai Milan Skiniar è andato, perso, non c'è nessuna possibilità di raddrizzare una situazione che si è curvata col tempo, coi sospiri di Plzen e le mezze frasi dette prima del nuovo anno, tra ottimismo e mancati accordi, ingaggi complicati da aggiungere viste le offerte piazzate da Parigi. Il problema però sono gli altri, il resto dello spogliatoio: non perdi solo Skriniar se non decidi di dare una svolta, perdi praticamente tutti gli altri. Regole base da gruppo unito insomma: il tira-molla invoglia un po' tutti, soprattutto se non ci sono conseguenze nemmeno sul breve periodo. 

Col Milan serviva uno sgabello piazzato in tribuna, a favor di telecamere, come accaduto con Leonardo Bonucci ai tempi della Juventus: i bianconeri in campo a giocare col Porto, il difensore accanto a Marotta e Nedved. Segnali netti, prese di posizioni decise che fanno capire quanto sia solida una società. Magari nel derby sarebbe stato l'ideale optare per una scelta simile, proprio per far capire a tutti qual è l'aria che tira. Altrimenti c'è il rischio di ritrovarsi a risolvere problemi, a districare intrecci complicati e che rischiano di portare a situazioni simili. 

Marotta ha tutte le ragioni sulla fascia di capitano, il club va messo davanti a tutto e tutti. Nei momenti di difficoltà, nelle situazioni complicate. Ma quando il club, i compagni e i tifosi tutti non vengono rispettati da sparate e dichiarazioni durante gare importanti, vanno presi provvedimenti. È vero che San Siro non ha fischiato e Skriniar ha risposto sul campo, ma la stagione è lunghissima. E al primo errore l'umore può cambiare radicalmente. La punizione potrà sembrare una follia, ma meglio uno sgabello oggi che uno scivolone (pesante?) domani.