Le scelte sono fatte: dritti con la LuLa, non si torna indietro

Le scelte sono fatte: dritti con la LuLa, non si torna indietroTUTTOmercatoWEB.com
lunedì 1 maggio 2023, 23:01Editoriale
di Tancredi Palmeri

Stava per essere la solita partita di sempre di questa stagione dell’Inter, quella contro la Lazio. Ancora una volta dominio, ancora una volta azioni non concretizzate, ancora una volta amnesia difensiva improvvisa, ancora una volta sbattere il muso sulla sconfitta che ti riporta indietro sul piano della classifica e della mentalità.

Succedono poi i cambi, in cui Simone Inzaghi rimette tutto apposto. Sembra facile: metti quelli che sono più forti, vinci la partita. Non è esattamente così: perché l’Inter tra impegni e acciacchi, ha il dovere della turnazione. Laddove possibile. E in attacco non è più possibile.

Inutile essere impietosi con Correa: ci ha dimostrato di non essere sparito contro il Benfica, ha fatto seguito qualche sprazzo contro la Juventus, ma è ovvio che sia tutto troppo poco. Tutto. Ma come detto è proprio impietoso sparare su di lui. E non è che nemmeno sia colpa di Dzeko, perché si sa che il bosniaco ha una metà stagione cronicamente peggiore dell’altra, e a prescindere il suo impegno in verità non è mai stato in discussione.

Ma la differenza di prestazione è evidente, e a questo punto non c’è turn-over che tenga: Lukaku ha scavalcato definitivamente le gerarchie rispetto a Dzeko, e nonostante le differenti caratteristiche tattiche, regalare i minuti senza il belga in campo non ha senso. Direte: Lukaku c’era contro la Lazio, dunque si può fare.  Non proprio: perché ovviamente non si tratta dello stesso cannoniere trascinatore di due anni fa che si caricava la squadra sulle spalle, tuttavia Lukaku adesso è cresciuto notevolmente di condizione.

Il suo rendimento da solo non è minimamente paragonabile a quando performa con accanto Lautaro Martinez. Nemmeno l’argentino se la passava bene, e anche lui si è giovato della presenza dell’altra metà della LuLa.

E la partita della Lazio era un crocevia essenziale nella lotta Champions.

Per questo la LuLa è obbligatoria soprattutto con avversari di alto lignaggio: quand’anche dovessero esser deludenti i due attaccanti, tuttavia in campo assieme si danno forza che per estensione si trasmette al resto della squadra.

Qualche rotazione si può capire solo in gare come a Verona, dove in verità rimane difficile il campo ma bisogna pur sempre designare una partita di riposo.

Per il resto, l’imbuto totale del finale di stagione non permette più rivoli: la LuLa deve essere il punto di partenza delle partite a prescindere; e si può fare, anche se sembra un tour de force. Ma con solo 1 mese davanti, indietro non si torna.