Lautaro per l’affermazione più grande, come Lukaku può essere la delusione

Lautaro per l’affermazione più grande, come Lukaku può essere la delusioneTUTTOmercatoWEB.com
lunedì 21 novembre 2022, 18:40Editoriale
di Tancredi Palmeri

Del contingente interista ai Mondiali è ovvio che il pathos più intenso se lo portino i due davanti. Potrebbe obiettare Brozovic dicendo ricordatevi che io sono pur sempre vicecampione del mondo, ma è naturale che il pendolo oscilli soprattutto tra Lautaro e Lukaku. Ed esattamente loro due possono essere la rivelazione e la delusione del Mondiale - non soltanto indirettamente.

Inutile dire come l’Argentina abbia tutto da perdere: se non adesso, quando? E’ vero che l’abbiamo detto anche con la generazione del 1998, e del 2002, e del 2006, e del 2010, e del 2014, e del 2018. Porca miseria, adesso che me ne rendo conto lo abbiamo detto per ogni singolo Mondiale dalla squalifica di Maradona. Ma è altrettanto vero che questa volta sul serio è l’ultimo di Messi, e coincide con la prima volta proprio da Francia 98 in cui l’Argentina arriva avendo vinto qualcosa, e accoppiando anche un gioco notevole.

In tutto questo, Lautaro non ha soltanto quel ruolo da protagonista che è stato eccelso a scavarsi mano a mano da quando nel 2019 conquistò direttamente Messi per la sua abnegazione e garra. Il Toro arriva al massimo della forma e della fiducia, come si è visto in stagione, capace di trascinare la squadra con le prestazione prima che con i gol.

Eppure, anche così, Lautaro Martinez può perfino diventare capocannoniere del Mondiale: per caratteristiche di squadra, è quello maggiormente deputato ad avvantaggiarsi della vicinanza di Messi, e con maggiori possibilità sottoporta. L’Argentina potrebbe fare 7 partite, e con 3 con buone possibilità di doppia segnatura. Lautaro davanti a Kane, a causa dell’anemica Inghilterra; Neymar, non goleador, e nessuno lo è nel Brasile; Morata, perché la Spagna concretizza sempre poco; Mueller, con anche la Germania che ha smarrito l’implacabilità; e infine Cristiano, che non potrà solo aspettare il pallone.

Mentre Lukaku e per estensione il Belgio si candidano a essere la delusione: si è smarrito il momento e la fiducia, il girone è tosto, e il Marocco di Hakimi potrebbe essere la sorpresa. E soprattutto, Lukaku salterà almeno le prime due partite, quelle che più servirebbero. Forse pensare che il Marocco possa fare il colpo grosso è troppo azzardato, ma in una posizione.o nell’altra il Belgio.è candidato a incrociarsi o contro Spagna o contro Germania. Pur avendo Courtois e DeBruyne, ha dissipato tutto quello che aveva costruito in un ciclo (e la sentenza capitale è stata quel gol di Nicolino Barella a Monaco).

Certo alla fine non si potrebbe colpevolizzare Romelu, ma sarebbe proprio un destino strano quello di vedere nello stesso momento Lautaro allo Zenit e Lukaku al nadir.