L'Inter ricomincia col cantiere aperto

L'Inter ricomincia col cantiere apertoTUTTOmercatoWEB.com
giovedì 13 luglio 2023, 23:34Editoriale
di Lapo De Carlo

La nuova stagione dell’Inter è cominciata con la conferenza stampa nella sede dell’Inter.
E’ difficile ma si può provare a leggere i sottotraccia nelle risposte di Beppe Marotta e Simone Inzaghi.
Tra le cose più interessanti il gioco allo scoperto della dirigenza che parla apertamente di Lukaku, pur sapendo che è del Chelsea e il suo ritorno non è scontato. Per certi versi è persino sembrato che l’ipotesi di puntare per forza su un altro attaccante non sia così folle. Citato anche Onana come ex portiere, due dati scontati ma non sempre ascoltabili in una conferenza di inizio stagione.
Marotta ha fatto ampio riferimento all’invasone araba concentrandosi più sulle opportunità che i soldi sauditi e inglesi possono generare. L’esordio è stato però subito rivolto alla trattativa per i diritti televisivi del prossimo quadriennio, nervo scoperto del nostro calcio.
Sono rimasto colpito dal fatto che Inzaghi abbia orgogliosamente rimarcato una distanza non così siderale tra sè e la ricca élite del calcio mondiale, mostrando una evidente voglia di rivincita. Ha parlato delle caratteristiche del prossimo portiere e si è dichiarato disponibile al lancio di almeno un giovane della primavera

Forse proprio il fatto di essere stati in presenza, a pochi metri di distanza, oltre a parlare con loro al termine della conferenza, permette di poter fare una prima valutazione che vada oltre le affermazioni esposte. Nonostante le difficoltà di fare un mercato che può prevedere tentazioni estere e obblighi di uscite, perché bisogna far fronte ai debiti e alla necessità di fare cassa per organizzare il mercato, quest'anno è sembrato tutto molto più temperato nell'atteggiamento verso la stagione.

Possono essere diversi i motivi ma Simone Inzaghi era più risoluto, molto più convinto e motivato di quanto si fosse visto nella passata stagione. Per questo mi ha stupito leggere alcuni commenti delusi dalla conferenza e sul tono che a loro sentire, percepivano come funereo. Niente di più distante dalla realtà.



La società da qualche anno sta lavorando in emergenza ed è riuscita comunque a costruire un collettivo di altissimo livello. Qualcuno è scontento ma tra le valutazioni di dissenso leggo in particolare quella dedicata alla mancata programmazione.
Bisseck, Frattesi e Thuram hanno un’età che viaggia tra i 22 e i 25 anni. La squadra già ora è svecchiata e più italiana. Il discorso su Lukaku è diverso perché l’Inter ha bisogno di un attaccante sicuro. Il belga ha un’intesa perfetta con Lautaro, conosce il nostro Campionato e ha davanti almeno altri 5 anni di ottimo livello. Il fatto che si continui a puntare il dito sull’infortunio della scorsa stagione, pronosticando altri anni di disgrazie fisiche sembra più una procedura da cassandre che una valutazione oggettiva. I tifosi possono dividersi dl punto di vista tecnico o su altro ma trovate un attaccante forte, di comprovate qualità ed efficacia che costi sotto i 30, 35 milioni e sia disponibile.

I motivi per non essere mai felici ci sono tra debito costante, interessi bancari enormi, nuovo stadio più simile ad un miraggio, cessioni obbligate e futuro societario incerto.
E’ altrettanto vero che la dirigenza sta allestendo una squadra “competitiva” con l’obbligo di entrare in Champions e andare il più lontano possibile per generare profitto e mantenere alta la visibilità. E’ un problema che non ha solo l’Inter ma che toglie molta positività nei tifosi.

L’Inter saluta Handanovic, che a prescindere da quello che pensate, è stato una parte importante del club in questi anni, D’Ambrosio, Gagliardini, Brozovic, Skriniar e Dzeko.
Ci sono tante incognite ma la dirigenza in questi anni ha sbagliato poco e credo che tanti, troppi tifosi dell’Inter giudichino l’ultima stagione conferendole più un attestato di casualità che un certificato di merito indiscutibile. L’unico modo forse è ottenere la seconda stella ma presto capiremo se il club riuscirà ad allestire una rosa altrettanto forte. Mancano ancora diversi giocatori e tutto è ancora aperto.
Amala