L'Inter dei confronti settimanali riprende quota e secondo posto in solitudine. Ora continuità!

L'Inter dei confronti settimanali riprende quota e secondo posto in solitudine. Ora continuità!TUTTOmercatoWEB.com
martedì 7 marzo 2023, 20:00Editoriale
di Gian Luca Rossi

I confronti a raffica dell’ultima settimana nell’immediato sono serviti, visto che l’Inter con il Lecce ha giocato sostanzialmente la partita che contro le piccole avrebbe dovuto giocare già altre volte senza però riuscirci. Ora dopo il 2-0 in serenità ai salentini teniamoci stretto il secondo posto in solitudine ritrovato, evitando di fare sogni assurdi solo perché il Napoli ha perso in casa con la Lazio. Il distacco di 15 punti a 13 giornate dalla fine resta abissale e proibisce qualsiasi tabella. Dati alla mano, il Napoli ha perso la seconda partita dopo due mesi e otto vittorie consecutive. L’ultima sconfitta era stata proprio con l’Inter a San Siro e se tutto va bene la prossima gara la perderà tra altri due mesi, a maggio, con lo Scudetto già sul petto. La proiezione finale dei partenopei resta infatti oltre i 100 punti, ma se anche dovessero fermarsi in doppia cifra, nessuno potrà impensierirli. In realtà resto sempre divertito dalla differenza di trattamento da parte di certa stampa fintamente super-partes tra Inter e Milan. Sembra sempre che lo Scudetto anche quest’anno l’abbia perso solo l’Inter, ma anche il rendimento del Milan Campione d’Italia uscente è stato assai al ribasso, visto che al momento, per differenza reti con la Roma, è temporaneamente fuori dalla zona Champions League.

Tornando all’Inter, i confronti, che io chiamo cazziatoni, ad ogni livello tra società, staff tecnico e squadra, come dicevo, hanno avuto effetti benefici sulla prima gara in calendario, quella con il Lecce: ci mancherebbe altro direte voi e dico anch’io, ma archiviarla con un gol per tempo, senza mai correre rischi e in clean sheet è stata comunque una soddisfazione. Il problema dell’Inter in Campionato resta la continuità e quindi occhio alla trasferta a La Spezia, soprattutto perché arriva prima del dentro o fuori europeo con il Porto. Quanto Dragão ci sarà nella testa dei nostri venerdì sera? Preferisco non chiedermelo e stare su quello che ho appena visto, Inter-Lecce 2-0, citando quattro calciatori su tutti.
Per primo Robin Gosens, che ho visto finalmente ai livelli dell’Atalanta, perché finora le sue apparizioni non erano state granché. Seconda citazione per il Campiùn del Mùnd Lautaro Martinez, nell’ombra praticamente per tutta la partita finché alla prima vera occasione, come un crotalo, ha calato il sipario. Oltre ai 7 assist stagionali, quello al Lecce per il Toro è stato il suo 17° gol complessivo, il 14° in Campionato. E naturalmente non dimentico le sue ennesime dichiarazioni d’amore per l’Inter. Speriamo durevoli. Ha fatto bene Simone Inzaghi a sostituirlo a venti minuti dalla fine regalandogli la standing ovation degli oltre 75.000 di San Siro.

Terza citazione per Francesco Acerbi: arrivato tra il malcontento extracalcistico di alcuni deficienti, si sta dimostrando difensore di grande personalità in campo e nelle sue dichiarazioni, come quella all’intervallo di Inter-Lecce in cui ha suonato la carica da leader. Mi viene da dire che non si diventa Campioni d’Europa per caso.
Quarta e ultima citazione per Henrikh Mkhitaryan, arrivato a costo zero dalla Roma, che sta giocando molto più di quanto mi aspettassi. Se devo dirvela tutta, pensavo che a furia di giocare ogni tre giorni avrebbe tirato le cuoia, atleticamente intendo, già da un pezzo. Invece l’armeno sta dando alla squadra anima e personalità, al di là del suo quarto gol stagionale, perché ai tre in Campionato va aggiunto quello in Champions al Viktoria Plzen.
Ora basta con i complimenti, perché l’Inter è come una bella donna che poi si monta la testa e…già sappiamo!
Quindi le mie valutazioni si fermano a Inter-Lecce. Il resto alla prossima puntata.