L’apocalisse? La prossima volta…

L’apocalisse? La prossima volta…TUTTOmercatoWEB.com
sabato 2 luglio 2022, 22:04Editoriale
di Fabrizio Biasin

Vogliamo parlare di uncinetto? No, parliamo di Inter. E siccome è iniziato luglio (col bene che ti voglio), ci piace fare un passettino indietro, giusto per rompere i maroni a quelli che – tutte le sante volte – pensano che il club nerazzurro sia a un passo dall’apocalisse.
Quanto conta lo scudetto di giugno? Nulla, zero di zero, ma serve per sbattere in faccia la realtà a chi vede sempre tutto nero come il carbon.
L’Inter ha chiuso 5 colpi: Onana, Mkhitaryan, Asllani, Lukaku e Bellanova (quest’ultimo ufficiale da lunedì). Ha liberato spazio, ché Vecino e Ranocchia e Sensi e Radu hanno chiuso la loro esperienza. Anche Perisic, ma qui dobbiamo aggiungere “purtroppo”. 
È tutto assai “parziale”, altri giocatori arriveranno (si punta Bremer) e altri ancora andranno vi (Sanchez,  Vidal, probabilmente – sigh – Skriniar) ma la squadra ha una logica e i nuovi acquisti, pure.


Onana
Per molti il nuovo portiere dei nerazzurri è una pippa annunciata. Avrete anche voi sentito le sentenze di chi “è troppo discontinuo” e “non è da Inter”. Ecco, magari andrà così e si prenderà le pernacchie, di sicuro in Viale della Liberazione hanno battuto la concorrenza di parecchi club stranieri (il Barcellona per dire). L verità? Sentenziare ci piace tantissimo, tanto poi chi si ricorda...


Mkhitaryan
I numeri dell’ultimo biennio a Roma parlano per lui. Con Mou ha perso qualcosa in fase realizzativa, ma è stato uno dei pochissimi insostituibili. Prenderà il posto dell’“uscente” Vidal e, quindi, definirlo “rinforzo” è il minimo sindacale.


Asllani
L’Inter l’anno passato aveva un solo grande difetto strutturale: un’alternativa a Brozovic. Senza il croato, in campionato, i nerazzurri hanno messo insieme solo 2 punti su 9. L’albanese per ovvi motivi non vale Brozo, ma ha le sue stesse caratteristiche. E chi l’ha visto nella seconda parte della stagione con l’Empoli sa che la dicitura “vice-Brozovic” è molto più di un’etichetta, è una promessa.


Lukaku
Qui c’è poco da dire. Anzi no, per qualcuno “non è adatto al gioco di Inzaghi”. E vabbé, ognuno ha il diritto di dire quel che vuole, per carità. Qui la pensiamo diversamente: il quartetto Lukaku-Lautaro-Dzeko-Correa ci sembra assortito a meraviglia, solo l’eventuale arrivo di Dybala potrebbe farlo vacillare. Ma per l’argentino tocca attendere ancora un po’.


Bellanova
Giovane e ancora poco costante, ha una bella fase offensiva e tecnica da affinare. Alle spalle del buon Dumfries (e con Darmian a far da chioccia) può diventare utile come un coltellino svizzero nella savana.
Son tutti bla bla, per carità ma, al mercato, si sono visti mesi di giugno decisamente peggiori.