Inzaghi mostra i muscoli. Altro che esonero
Simone Inzaghi si riprende l’Inter. Dopo lo stuolo di critiche che aveva fatto da corollario alle ultime settimane nerazzurre in seguito alle quattro sconfitte patite nelle prime gare di campionato, il tecnico dei milanesi ha mostrato i muscoli in conferenza stampa e soprattutto le idee e la personalità al di fuori dello stesso. Ingredienti fondamentali ed imprescindibili per rimettere insieme i pezzi di un avvio di stagione oggettivamente complicato. E pensare che fino a dieci giorni fa, era complicato trovare il nome del tecnico dell’Inter per le cronache sportive ed i social network, senza trovarlo accompagnato da voci di esonero anticipato e nomi di possibili sostituti.
Proprio nel momento in cui il baratro pareva ad un passo però, il piacentino ha risposto tirando fuori gli artigli e le motivazioni che hanno indubitabilmente ribaltato la percezione dell’opinione pubblica nei confronti del lavoro svolto fino a questo momento. Esemplificativa e paradigmatica in questo senso, la decisione di stravolgere uno dei paradigmi interisti dell’ultimo decennio: mettendo capitan Handanovic in panchina e puntando su Andre Onana. Intendiamoci, non che lo sloveno fosse il problema unico nè il capro espiatorio della vicenda, ma di certo la scelta di prendere una decisione forte nel momento in cui la principale accusa era quella di eccessiva accondiscendenza nei confronti dello spogliatoio e di troppo aziendalismo al cospetto della società, ha avuto un effetto domino paragonabile ad uno shock positivo del quale i nerazzurri hanno intenzione di continuare a trarre beneficio.
Di conseguenza sono arrivate anche le prestazioni, o meglio quella del Camp Nou, al cospetto di un catino di tifo bollente e di accuse di difensivismo che il tecnico dell’Inter ha sbugiardato sul campo sfiorando la qualificazione anticipata di due turni nel gruppo più complicato dell’intera Champions League. E la dichiarazione del post partita, “ora si ricorderanno dell’Inter per diverso tempo” può diventare valida anche per chi aveva deciso che fosse già arrivato il momento di separare Inzaghi dalla panchina nerazzurra. Chissà che tra qualche mese i contenuti delle settimane passate non possano assumere contorni ancora più paradossali di quanto non sembrino già oggi.
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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