Inter: partenza col piede giusto

Inter: partenza col piede giustoTUTTOmercatoWEB.com
martedì 31 agosto 2021, 12:20Editoriale
di Gian Luca Rossi

Da molti anni ormai le prime due giornate del Campionato di Serie A hanno un valore relativo, perché c’è subito la sosta settembrina della Nazionale e quindi si tende a considerare l’avvio del Campionato quasi come una coda della preparazione estiva. Ma i punti sono veri, sia ben chiaro, e quindi per l’Inter dei tanti interrogativi estivi è stato importantissimo farli tutti! Già perché l’Inter è in testa a punteggio pieno in un gruppone che comprende Lazio, Roma, Napoli e Milan ed era abbastanza prevedibile per la qualità dei primi impegni in calendario per tutti. In lieve ritardo c’è l’Atalanta, mentre in l’impasse della Juventus è grave, perché trovarsi già a 5 punti da 5 squadre è brutto. Era impossibile prevedere che i bianconeri capitalizzassero un solo punto tra la trasferta di Udine e la casalinga con l’Empoli, bravo a sfruttare lo sbandamento psicologico collettivo per l’improvviso addio di CR7.

Va però ricordato che Massimiliano Allegri, tornato sulla panchina bianconera con un contratto sontuoso, 7 milioni di euro all’anno che coi bonus teoricamente potrebbero diventare 9 fino al 2025, ha l’esperienza per risolvere in fretta la situazione. L’ha già fatto una volta nel 2015-16 quando la Juve si trovò addirittura a -11 dalla vetta, ma poi vinse 15 gare di seguito andando a conquistare lo Scudetto, a spese del Napoli. C’è anche da dire che però allora aveva in mano una squadra costruita meglio. Ho parlato della Juve, perché malgrado l’avvio da tregenda, resta per i bookmakers ancora oggi la prima candidata al titolo, anche se ora la sua quota è molto vicina a quella dell’Inter, che ha trovato subito il miglior Correa. Figuratevi, musica per le mie orecchie, visto che sono da sempre un estimatore del Tucu e ne ho caldeggiato per settimane l’acquisto! L’impatto a partita in corso a Verona, con i due gol, uno più bello dell’altro, mi ha ricordato la doppietta con cui Recoba ribaltò Inter-Brescia il 31 agosto 1997. Ma Simone Inzaghi pare pure aver ritrovato Vidal e Sensi e quindi c’è davvero da essere ottimisti circa il percorso che potrà fare la nuova Inter. Ottimisti, ma con prudente realismo, visto che il fatto di aver giocato solo 180 minuti vale anche per l’Inter, come per il Milan, che forse ha trovato a sua volta in Giroud il goleador che cercava. Difficile capire chi potrà tenere un passo veloce, anche se per come ho conosciuto Spalletti, tecnico che il traguardo minimo lo centra sempre, tenderei a mettere il Napoli davanti alle romane e forse anche al Milan e all’Atalanta.

Intanto, la cosa più importante è essere arrivati agli ultimi giorni di mercato senza perdere Lautaro, che era comunque il primo indiziato a lasciare l’Inter dopo Hakimi. Purtroppo o per fortuna, fate voi, l’addio di Lukaku ha completamente stravolto le strategie, ma ha anche sistemato i conti.
L’uomo che è riuscito nel miracolo di coniugare sostenibilità e competitività è Beppe Marotta che in quest’estate di tensioni e sacrifici ha portato all’Inter Dumfries, Dzeko, Correa e Calhanoglu, tutti a condizioni più che ragionevoli. Senza dimenticare le cessioni degli esuberi in extremis, sui quali provano un po’ tutti a prenderti per il collo. Dare la buonuscita a Nainggolan o sborsare un milione dell’alto ingaggio di Pinamonti prestato all’Empoli è stato inevitabile, per quanto si sia provato ad inventarsi di tutto.
Ora la parola al campo, con tanta fiducia anche in Champions, dove abbiamo ritrovato proprio i competitors del girone di un anno fa: il Real Madrid e lo Shakhtar Donetz, con i quali c’è un conto aperto. Alla rimpatriata manca il Borussia Moenchengladbach che, non a caso, ci ha anche scherzato sopra con un tweet. Meglio così, visto che l’anno scorso si qualificò proprio a spese dell’Inter. Più agevole, almeno sulla carta, aver pescato gli esordienti moldavi dello Sheriff Tiraspol. Perché, al di là del campionato da protagonisti, il dovere dell’Inter quest’anno è di qualificarsi alla seconda fase della Champions.
Un passo alla volta. E comunque, siamo partiti con il piede giusto!