Inter contro vento, deve difendersi in campo da accuse avvilenti

Inter contro vento, deve difendersi in campo da accuse avvilentiTUTTOmercatoWEB.com
giovedì 1 febbraio 2024, 22:55Editoriale
di Lapo De Carlo


Inter-Juventus è una partita che nella storia ha portato a capovolgimenti del cuore e usato le coronarie come bonghi.
A Milano, a differenza di quanto avviene a Torino, ci sono state grandi battaglie e belle sfide, con risultati decisi nei minuti finali e grandi giocate nel corso della partita.
Le polemiche non sono mai mancate, quelle più frequenti sono arrivate quando si giocava a Torino.
A Milano l’ultima, che riguarda Orsato e la mancata ammonizione a Pjanic, che avrebbe portato all’espulsione del giocatore, più altre decisioni controverse nella stessa partita, hanno reso necessario escludere l’arbitro più noto nelle sfide successive tra le due squadre. L’Inter ha certamente fatto rimostranze nei confronti di una serie di decisioni che stavano per far perdere la Champions League e che hanno inciso nella lotta scudetto col Napoli. Un altro precedente a Torino aveva innervosito i vertici nerazzurri e così il fischietto veneto non ha più diretto una gara dell’Inter per tre anni. Probabilmente troppi.
Nel febbraio del 2021 Orsato dichiarò: “non serve andare a rivedere quel fallo tre anni dopo, sicuramente un errore, lo rividi subito con la tv.”
Oggi non c’è alcun veto verso di lui, nessuna fantomatica pressione per impedirgli di arbitrare questa partita ma una scelta politica in una stagione particolarmente difficile per gli arbitri italiani. Da quello che risulta, per non scaldare gli animi, si è deciso di affidare la gara a Maresca. E’ naturalmente un atto di debolezza ulteriore ma è anche straniante assistere a dibattiti televisivi in cui giornalisti “generalisti” tifano contro e mostrano un manifesto disappunto verso le vittorie dell’Inter.

Nessuno nasconde la soddisfazione di avere una squadra con una rosa più profonda, una dirigenza di altissimo livello e la responsabilità di un ottimo Inzaghi, indiscutibilmente cresciuto, a cui viene espressamente chiesto di vincere lo scudetto.
Nessuno nega nemmeno di avere una squadra da scudetto.
L’Inter è stata però trasformata a colpi di parole ripetute senza argomentazioni valide, in una società potente, condannata a vincere, trascinata dagli arbitraggi, amministrata da un'eminenza grigia e persino una propaganda (?) che la spinge.
E’ talmente surreale da rendere inefficace qualunque tipo di replica, perché non si tratta di argomentazioni ma di linee editoriali. Molti tifosi in Italia si sono bevuti questa narrazione e la ripetono all’infinito, in modo che sembri più vera.
L’Inter da detestare, biasimare, attaccare, evidentemente conviene a più di qualcuno.



Il club ha fatto tante mosse giuste e sta viaggiando in una dimensione che ha la possibilità, dopo troppi anni di alti e bassi, di restare stabilmente ai vertici, a giocarsi, lo scudetto, la Champions (in futuro anche il Mondiale per club) ogni anno.
Perchè questo accada davvero è necessario vincere questo scudetto.

Se non accadesse le polemiche, l’inevitabile nervosismo, la sfiducia potrebbero portare all’esonero di Inzaghi, costringendosi a ricominciare da capo e perdendo tempo prezioso.

E’ evidente che battere la Juventus, possibilmente senza polemiche pretestuose, accelererebbe la questione, dilaterebbe il vantaggio in classifica e permetterebbe di affrontare l’Atletico Madrid in Champions con una testa più sgombra e gambe più leggere.

La Juventus di Allegri gioca un calcio intenso nella propria meta campo e speculativo in avanti. Approfitta delle ripartenze, sfrutta la tecnica e la potenza di Yildiz, la resurrezione di Vlahovic, esalta la solidità difensiva, aiutata da un centrocampo muscolare, ancorché poco propositivo. Per capire come giocano è sufficiente ricordare come Inzaghi ha interpretato la partita con la Fiorentina. Sapeva di avere un centrocampo con caratteristiche diverse, così ha preparato la gara diversamente, aspettando i viola e approfittando degli eventuali errori in orizzontale per ripartire e lanciare Lautaro e Thuram.
E’ esattamente il modo in cui la Juve gioca da inizio stagione e che verrà riproposto a San Siro. Saperlo prima aiuta, il resto domenica dovrà arrivare dalla bravura e la resilienza.