Fase di calma apparente. Ma qualcosa (legato a Skriniar) si muove sottotraccia

Una fase di calma apparente, è ciò che contraddistingue la fase attuale del mercato dell'Inter. I nerazzurri stanno tenendo le fila del proprio futuro con un sostanziale immobilismo, che sarebbe peraltro benedetto da tecnico e tifosi se questo comprendesse la conferma di Skriniar ed un unico innesto in luogo di Ranocchia per completare il reparto arretrato.

Tuttavia c'è qualcosa che si sta muovendo sottotraccia, incontri esplorativi che non lasciano dormire sonni tranquilli, specie se gli interlocutori hanno la possibilità di spesa manifestata da Psg e Chelsea. Di conseguenza vanno tenute in caldo le piste alternative, anche se difficilmente percorribili come nel caso di Demiral. A lato della valutazione da 40 milioni di euro stabilita dall'Atalanta, i bergamaschi hanno dovuto fare i conti con la positività di Palomino che li ha privati di un ulteriore difensore nel roster.
Resta vivo il nome di Akanji, con il quale i nerazzurri hanno avviato colloqui che al momento restano puramente preliminari ma che potrebbero essere approfonditi qualora il discorso su Skriniar dovesse avere subire delle accelerazioni improvvise. Cosa che i nerazzurri, intesi come staff dirigenziale e gruppo squadra, avrebbero già totalmente scartato, ma i tifosi dell'Inter hanno imparato sulla propria pelle come l'ultima parola spetti a qualcun altro.
Infine merita un approfondimento il discorso legato a Gosens, dopo le tante chiacchiere relative a preoccupazioni varie sulla sua tenuta fisica e rendimento. Nulla di più lontano dalla realtà: il tedesco gode della totale fiducia di Inzaghi e scalpita per mostrare anche a Milano gli standard di rendimento che ne hanno caratterizzato l'esperienza all'Atalanta. La sua voglia di rivalsa potrebbe essere un propellente decisivo per il motore dell'Inter che verrà.