Estate a tinte nerazzurre

Estate a tinte nerazzurreTUTTOmercatoWEB.com
domenica 17 luglio 2022, 13:00Editoriale
di Gabriele Borzillo

Alla fine della fiera, la squadra che doveva cedere necessariamente qualcuno entro il trenta giugno duemilaventidue altrimenti chissà cosa sarebbe capitato, la storia dei sessanta milioni continuo a ritenerla un mistero sullo stile Area 51 per adesso, finché qualcuno non me la spiega con cognizione di causa - non vale mi ha detto tizio che lo sa caio - sembra quella più attiva sul mercato. O, perlomeno, quella che si sta muovendo con maggior costrutto, scegliendo uomini adatti nei ruoli scoperti per poter consegnare a Simone Inzaghi una rosa ampia e degna di competere su più fronti, senza manchevolezze palesi, senza vedere le espressioni tristi, non solo dell'allenatore, un po' di tutti noi quando, girandosi verso la panchina, ci si metteva all'unisono le mani nei capelli, nel mio caso non molti in verità, rendendosi conto immediatamente di cosa passava il convento, senza fare scomode classifiche di demerito ma mi sembra così evidente la cosa da non stare a sottolinearla neppure più del giusto. Qualcuno partirà, è la domanda che gran parte della tifoseria si pone, un filo incredula di fronte alla campagna acquisti/cessioni più importante, opinione del tutto personale, degli ultimi dieci anni? Forse. Comunque sia, nel caso, partirà alle condizioni richieste dalla dirigenza nerazzurra e non secondo i presupposti di acquirenti convinti, non si capisce bene perché, di poter venire ad Appiano a far la spesa alla guisa di un outlet qualsiasi.

Qui c'è una dirigenza che, piaccia o meno, ha stabilito un prezzo per un suo tesserato: senza scomodare Iva Zanicchi per comprendere se sia il prezzo giusto, per intanto quello è. Poi, magari, in sede di contrattazione posso pure venirti incontro, limare qualcosina, come capita spesso durante una transazione importante. Ma pensare di venire a dettar legge in Viale della Liberazione offrendo le briciole perché sai, la nuova politica del club acquirente è questa beh, anche no: resti coi tuoi o vai in giro per l'Europa alla ricerca di altro, il vecchio continente è pieno di difensori centrali, giusto per citare un ruolo a capocchia. Comunque, senza entrare nel dettaglio di un mercato che giorno dopo giorno regala sorprese e, soprattutto, dove pochissimi tengono il punto sbagliando poco o nulla, poi c'è una luuuunga pletora di farebbe, direbbe, sembrerebbe, parrebbe, sarebbe, la fiera del condizionale mai in voga come durante questa caldissima estate, proprio meteorologicamente parlando intendo, Marotta, Ausilio, Baccin e tutto lo staff, poi qui mi sa che a fare i salti mortali dovrà essere Antonello ma parliamo di un numero uno incontrastato a livello amministrativo, stanno davvero lavorando in maniera egregia. E se un sacrificio dovrà essere immolato sull'altare del bilancio beh, così sarà senza troppi musi lunghi, con l'occhio fisso al traguardo finale, continuare a mantenere l'Inter competitiva rientrando di quel debito che pesa sul capoccione societario. Intanto, tra una trattativa e l'altra, i nerazzurri trovano anche il tempo per giocare. Una volta queste amichevoli le disputavi con la rappresentativa provinciale, oggi scendi in campo contro la terza del campionato francese, più avanti di te nella preparazione, che dovrà fare pure i preliminari di Champions e, normale, rischi la brutta figura. Ma, poiché non sono andato in giro col bandierone dopo Lugano, non mi strappo i capelli di cui sopra per un pareggio divertente che ha mostrato una squadra con carattere e voglia di non perdere mai, neanche in un torrido sabato sera ferrarese. A parte i non giudizi, impossibile stilare classifiche di merito con tre giorni tre di allenamento per i titolarissimi, mi viene da sorridere ripensando alla doppia parata di Onana, qualche giorno fa messo quasi in discussione per una mezza uscita a vuoto: adesso che facciamo, lo eleggiamo a insostituibile?

Meditare, è pur sempre calcio d'agosto: pardon, di luglio.

Alla prossima.