Contratti e periodi ipotetici

Contratti e periodi ipoteticiTUTTOmercatoWEB.com
domenica 18 dicembre 2022, 17:47Editoriale
di Gabriele Borzillo

Che poi, diciamocela tutta, il calcio è l’unico universo dove i contratti valgono zero. O quasi. Non lo credete? Domando scusa, io sì. E la trovo, per edulcorare, una maniera poco educativa di vivere e seguire lo sport, troppo spesso etichettato maestro di vita quando fa comodo. Quante volte avete letto…la tal squadra è interessata a tal giocatore, pur essendo tal giocatore legato da un contratto alla tal squadra ma tal giocatore preferirebbe andarsene quindi punta i piedi e, alla fine, se ne va? Ben più d’una, potere del denaro e di chi ne fa uso come meglio crede, tanto alla fine abbiamo compreso che lo sbandierato financial fair play vale di più per alcuni club, molto meno per altri, dipende forse dalla latitudine o, chissà, dal tempo. In sostanza, all’Inter attualmente ci sono giocatori in scadenza: tanti giocatori in scadenza, mica un paio. Lo sappiamo, lo abbiamo già scritto e riscritto, sottolineato e raccontato, lo ripetiamo ancora una volta, a costo di apparire ormai ai limiti del rincoglionimento, magari anche averli superati, quei limiti: a qualcuno di loro verrà proposto di rinnovare, a cifre congrue e in linea con le asfittiche casse societarie, perché senza stare a raccontarcela non è che stiamo messi benissimo finanziariamente parlando. 

Piccola postilla: comprendo lo “Zhang dovrebbe, anzi deve, vendere, non si può continuare a centellinare centesimo su centesimo e vivere ogni operazione di mercato come fosse un’operazione monetaria piena di stress e complicanze”. Non solo comprendo, a volte lo penso pure. Poi, però, mi capita di passare di tanto in tanto sotto la sede nerazzurra: e non vedo la fila di compratori su Viale della Liberazione. Non la vedo proprio. Per dirla tutta, non c’è assolutamente nessuno. Poi, per carità, primo o dopo la dinastia Zhang finirà e l’Inter verrà ceduta, da che mondo è mondo le società calcistiche passano di mano: dovessi dire siamo vicini racconterei una piccola, mica troppo dal mio personalissimo punto di vista, bugia. Il che non significa oddio per quanto tempo dovremo stare accorti ai centesimi e a risparmiare: significa, molto più semplicemente, accadrà ma non credo da qui a breve. 

Il calciomercato che inizia? Che palle, lo scrivo di continuo ma trovo la compravendita dei giocatori una noia mortale, un susseguirsi di notizie, si dice, forse, potrebbe, sarebbe, vorrebbe, andrebbe che minano la mia pazienza e, soprattutto, la mia voglia di credere al nugolo di chiacchiere quotidiane da cui siamo letteralmente bombardati. Anche perché, faccio un breve esempio, se Marotta dice non ho intenzione di spostarmi, ho un contratto in essere e sto bene dove sto, per quale motivo bisogna necessariamente raccontare di un imminente e futuribile matrimonio tra l’attuale Amministratore Delegato nerazzurro e qualche altro club? Poi magari capiterà. Io non creto, direbbe qualcuno di molto divertente. Stesso discorso per un tot numero di calciatori, Marotta è un esempio, lo riscrivo per maggior chiarezza. Ecco, sì, la rincorsa a qualcosa che deve accadere, forse accadrà, magari, potrebbe, dovrebbe, sarebbe, farebbe, vorrebbe mi ha un filo annoiato. 

Proprio un filo.

Nel frattempo, i ragazzi pareggiano in amichevole, uno a uno. Nulla di che, sgambata precampionato poco viva ed esaltante. Ha segnato Darmian, giusto per la cronaca. 

Alla prossima.