Come si batte la Fiorentina: a cosa stare attenti. Occhio al record dell'Inter 

Come si batte la Fiorentina: a cosa stare attenti. Occhio al record dell'Inter TUTTOmercatoWEB.com
lunedì 22 maggio 2023, 17:24Editoriale
di Tancredi Palmeri

Sarete anche con la testa giorno e notte a Istanbul, ma mercoledì si gioca la finale di Coppa Italia ed è davvero l’unica cosa che conta al momento. L’Inter non ha molte speranze contro il City, ma di questo ci sarà tempo per parlarne, però se vuole avere qualche possibilità contro i tricampioni consecutivi d’Inghilterra, allora non è secondario riuscire ad elevare la mentalità vincente e dare tutto contro la Viola. Anche se la lotta Champions comunque ti catalizza, considerando che contro l’Atalanta puoi qualificarti oppure rimandare tutto all’ultima giornata thrilling (e pure in quel caso rimanere favorita).

Per l’Inter c’è la possibilità di eguagliare la Roma a 9 successi come seconda squadra con più vittorie nella storia, livello a cui i nerazzurri mai si erano nemmeno avvicinati, visto che a intervalli di 20 anni la competizione è stata tabù, mentre la stessa Fiorentina per decenni si è trovata nel suo giardino, essendo la seconda più vincente fino a metà degli anni Settanta.

Il calcio di Italiano è tra quelli che Simone Inzaghi soffre di più in assoluto: nei 4 precedenti negli ultimi 2 anni, 2 vittorie per l’Inter, 1 pareggio e 1 sconfitta. La sconfitta nella partita di due mesi fa, il pareggio l’anno scorso nel girone di ritorno - una di quelle partite che sono costate lo scudetto -, le due vittorie il 3-4 contestato all’inizio di questa stagione, e l’1-3 del settembre 2021, l’unica partita davvero dominata dall’Inter, quando Italiano era ancora all’inizio.

I nerazzurri soffrono ili ritmo della Fiorentina, la propositività e l’intensità in fase di non possesso, al punto che non si sbaglia a vedere nella squadra di Italiano forse il paragone più prossimo all’Inter di Simone Inzaghi.

Nella sconfitta del recente 1 aprile, una partita sostanzialmente pari condannò l’Inter per la cronica in quel momento mancanza di concretezza, ma gli interisti si ritrovavano spesso a farsi trafiggere dalle transizioni fiorentine, con ripiegamenti disordinati perdonati dall’altrettanta mancanza di precisione viola.

L’Inter deve fare la partita come suo solito, con la stessa personalità vista all’andata contro il Milan. Se è utopistico pensare alla stessa ferocia, è invece opportuno richiamarsi alla stessa precisione nella vicinanza dei reparti in fase di recupero palla. Gli uno contro uno in mezzo è dove soffre la Fiorentina, ma anziché sperare che la risolvano da soli gli attaccanti, l’Inter deve replicare come in Champions il lavoro sporco delle punte per aprire la difesa alle coltellate degli inserimenti dei centrocampisti.

Ricordando che la fame sarà essenziale: la Fiorentina non solleva un qualsiasi trofeo da 22 anni, nuovo proprio digiuno storico più lungo di sempre dopo i 21 anni intercorsi tra la Coppa Italia 1975 e quella 1996.

Accontentarsi per l’Inter sarebbe fisiologico, ma allo stesso tempo un suicidio.