Bene i cambi, bene Simone creda in Lautaro. Ma tocca al centrocampo…

Bene i cambi, bene Simone creda in Lautaro. Ma tocca al centrocampo…TUTTOmercatoWEB.com
lunedì 4 ottobre 2021, 00:00Editoriale
di Tancredi Palmeri

Quando la ribalti con quattro cambi tutti assieme al 55’, il merito è solo tuo. Non può non essere di Simone Inzaghi la vittoria contro il Sassuolo, anche perché oggettivamente guardando in giro non c’è nessun altro allenatore capace di fare così tanti cambi così presto. Ed ha un senso, perché quando devi dare una botta alla partita, è inutile stare a cincischiare. Si dice che la somma la fa il totale, ed effettivamente se ti va bene è merito tuo, ma quando non gira l’accusa è o quella di esserti sprecato i cambi troppo presto, come a Genova, oppure quella di aver scombussolato troppo la squadra.

Inzaghino finora ha utilizzato questo metodo sistematicamente, anche perché l’Inter troppe volte si è trovata in difficoltà, ma a ben vedere l’istituto del cambio massiccio ha sempre avuto un senso, anche quando non ha portato i risultati sperati. Piuttosto quello che è cambiato stavolta è stata la fiducia riposta negli uomini lasciati in campo: finalmente Simone non ha tolto dal campo così presto Perisic e Lautaro (uscito solo negli ultimissimi minuti), una decisione che in precedenza aveva lasciato troppi dubbi e incertezze. La tigna di Lautaro è insostituibile, è con Barella l’unico che sistematicamente spinge anche quando ha esaurito le forze. E anche se stavolta la copertine giustamente se le prende Dzeko, ma in verità Lautaro Martinez dà un livello di tensione agonistica ai compagni che altrimenti in sua assenza si vede scemare immediatamente. Non sempre succede così a Perisic, ma è innegabile che in questo inizio di stagione anche il croato è stato sempre sul pezzo. Dunque bene Simone Inzaghi con la sua strategia dei cambi d’assalto, ma ancora meglio nel continuare a credere in Lautaro senza togliere punti di riferimento unici alla squadra.

Si è parlato di problemi d’attacco per l’incapacità di convertire le tante azioni; si è parlato di problemi della difesa e del portiere per l’alta percentuale di gol in rapporto ai tiri presi; ma in verità il problema principale sembra risiedere a centrocampo, e specificatamente nella cerniera Calhanoglu-Brozovic: troppo facilmente il Sassuolo, così come l’Atalanta e la Sampdoria, è arrivato in area dopo aver rubato palla, con la difesa costretta a rinculare esposta e quella cerniera troppo oltre la linea del pallone. Il problema principale dell’Inter sembra questo, Calhanoglu e Brozovic che tornano poco o niente a schermare la difesa in fase di transizione. Per Calha va nel computo dell’intera mediocrità di prestazione; per Brozo è una tendenza da invertire immediatamente. Perché l’equilibrio è il primo gol che eviti.