BAR ZILLO - Non ne potevo più
Così anche questa terrificante sessione di calciomercato ci saluta. Se ne va dopo due mesi durante i quali qualcosa è stato indovinato, qualcosa si è andati vicino a indovinarlo, qualcosa si è toppato a volte in maniera clamorosa a volte no. L'importante è che questo teatrino – quello è, gli stand in hotel, i venti giorni canonici, i ci vediamo al mercato di riparazione sono finiti – ci lasci vivere sereni per qualche tempo. In ordine di apparizione l'Inter ha dovuto fronteggiare assalti per:
- Bastoni, parliamo di fine giugno e di un fantomatico più sessanta da fare entro il trenta giugno, peccato fosse duemilaventitré ma so' particolari
- de Vrij, prima o poi dovranno piazzarlo da qualche parte
- telenovela Skriniar parte uno, figurati se non mollano lo slovacco indebitati come sono,
- telenovela Dumfries parte uno, a trenta milioni saluta di sicuro me lo ha detto mio cuggggino (accenni strampalati a Barella e Brozovic subito messi da parte, si rischiava di cadere nel risibile)
- telenovela Skriniar parte due, offerta cinquanta milioni più bonus perché il PSG deve economizzare e non può più spendere tutti i soldi delle stagioni precedenti, offerta rispedita al mittente ne servono settanta cash sennò manco ci si siede
- telenovela Dumfries parte due, offerta di trentacinque poi però il Chelsea ne spende sessantacinque per un bravo ragazzo proveniente da Brighton, bellissimo luna park nella Rimini d'Inghilterra, sicché tutto salta, per il ragazzone olandese non ne bastano più cinquanta,
- Gosens però poi si scopre che il prestito è con diritto e l'Inter vuole l'obbligo
- telenovela Skriniar parte tre che chissenefrega se una settimana prima Zhang dice il ragazzo è fuori mercato, ci sarà un rilancio francese ma, intanto, Skriniar resta a Milano e chi vivrà vedrà. Insomma non ci siamo fatti mancare proprio nulla, tutti i giorni o quasi sbattuti in prima pagina. Che, da una parte, provoca anche un sentimento d'orgoglio, significa avere calciatori bravi, di quelli appetiti dai club ricchi, non i grandi club che grandi club è altra roba: dall'altra fracassa decisamente gli zebedei, soprattutto quando i dirigenti nerazzurri dicono cose e però io non ci credo a quel che mi raccontano, è tutta pretattica. Posso dirlo, adesso che è finito? Non mi mancherà per niente il calciomercato bimestrale. Che noia che barba, che barba che noia (cit.).
Alla prossima.
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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