BAR ZILLO - Applausi per Luciano

BAR ZILLO - Applausi per LucianoTUTTOmercatoWEB.com
© foto di Antonello Sammarco/Image Sport
sabato 20 novembre 2021, 07:45Bar Zillo
di Gabriele Borzillo

Cominciamo da ciò che gli viene rinfacciato così ci leviamo subito il dente? Bene, cominciamo allora. Chiede Nainggolan, che a Milano ha fatto male, e male è fin troppo poco, lasciando partire Zaniolo il quale, tra un infortunio e l’altro, resta comunque di gran lunga uno dei migliori talenti espressi dal calcio indigeno attuale. Vabbè, ci sta, aveva un desiderata e il ritorno in Champions dopo anni di latitanza è stato l’apriscatole per ottenerlo: col senno del poi siamo tutti pronti a commentare, accusare puntando il ditino, criticare. Però, tornando a quel tempo, il mio ricordo va all’accoglienza da re nei confronti del belga proveniente dalla capitale: ressa all’aeroporto, cori, balli, tutto l’armamentario dei giorni felici. Questa è la colpa, chiamiamola colpa, del tecnico di Certaldo. Questo è ciò che una parte della tifoseria nerazzurra non gli, aperte molte virgolette, perdonato, oltre alla passione insana per il 4231. Non ha rinunciato, trovatemene uno che lo abbia fatto, al resto degli emolumenti dovuti. Avrebbe potuto accasarsi prima? E dove? Giustamente Luciano ha atteso una squadra che potesse garantirgli perlomeno la parte nobile della classifica, tutto il resto è un di più.

Poi, però, c’è l’altro lato della medaglia, quello dello Spalletti allenatore nerazzurro, quello che ha messo, sempre e comunque, l’Inter davanti a tutto e a tutti, la storia dell’Inter davanti a tutto e a tutti. Quello che l’ha difesa in televisione, attaccando anziché difendendo, quello del “petto, è petto” urlato con tutto il fiato rimasto dopo novanta minuti di direttive dalla panchina, quello capace di calmierare lo spogliatoio nerazzurro con scelte divisive, certo, ma quanto mai necessarie. Quello, tanto per dire, che va a prendere letteralmente Brozovic all’aeroporto mentre aspetta il volo per Siviglia, affare ormai in via di definizione, trasformandolo nel regista tuttocampista oggi idolo delle folle nerazzurre e per come gioca e per i suoi atteggiamenti guasconi fuori dal campo, molto interista in questo.

D’accordo, faceva conferenze stampa luuuuunghe dove amava raccontare e tergiversare. Però, gli va riconosciuto altrimenti si racconta una non verità, ha rispettato e amato il nerazzurro. Se oggi l’Inter è questa, tornata nel gotha perlomeno del calcio indigeno beh, abbiate pazienza, i primi mattoni li ha messi lui.

Solo applausi per Luciano.