PSG, Luis Enrique: "Thuram e Lautaro due grandi attaccanti, ma l'Inter è molto di più"

PSG, Luis Enrique: "Thuram e Lautaro due grandi attaccanti, ma l'Inter è molto di più"TUTTOmercatoWEB.com
Ieri alle 15:46Avversario
di Marco Pieracci

Il tecnico del Paris Saint-Germain Luis Enrique ha parlato in conferenza stampa delle prossime due finali che attendono i campioni di Francia: "Mi sto concentrando sulle due partite, la finale di Coppa di Francia e poi la finale di Champions League. Non c'è niente di speciale da preparare. Siamo qui per il calcio che giochiamo. Non saprei dire quale sia la partita più facile da preparare. La partita più importante è quella dove ci siamo noi. Sono partite diverse, non capita spesso di giocare questo tipo di partite. Ciò che ti circonda è diverso, c'è molta pressione e devi gestire quel momento".

I pianeti si stanno allineando per il PSG?

"Non lo so, non sono un indovino. Per noi è importante il nostro DNA, giocare al meglio ed essere i primi a fare la storia vincendo la Champions League, ma c'è un'altra squadra che ha il nostro stesso obiettivo".

Che semifinali sono state quelle tra Inter e Barcellona?

"Due partite bellissime da vedere, da tifoso ma anche da allenatore. Ci sono stati più gol di quanto pensassi. L'Inter non è mai stata sotto e questo dimostra la sua capacità di gestire la situazione in qualsiasi momento della partita. Sono bravi nell'attacco statico, molto bravi sui calci piazzati. Spero che la finale non sia come quelle due partite. A loro piace avere il possesso palla e noi abbiamo le stesse caratteristiche".

Di nuovo in finale di Champions dopo 10 anni...

"Raggiungere la finale di Champions League è difficile. Il lavoro che ho fatto al Barcellona è stato eccezionale, oserei dire, anche se tutti dicevano che fosse facilissimo vincere la Champions League con questa squadra, ma lo abbiamo visto. Qui, con il presidente e il consigliere, abbiamo individuato i giocatori che volevamo ingaggiare. Ho diversi giocatori di altissimo livello che giocano con una mentalità di squadra. Cosa molto rara nel calcio di oggi. Anche l'Inter ha questa mentalità. Qui è diverso, ma la qualità dei giocatori e le loro personalità rendono il lavoro più facile".

C'è stato un miglioramento generale?

"Sono rimasto entusiasta di quello che ho visto, di quello che abbiamo provato. I giocatori sono stati criticati e hanno dato il massimo. Abbiamo dovuto superare tutto questo. Abbiamo giocato partite di altissimo livello in Champions League e le abbiamo perse, come con l'Atlético e il Liverpool. Il cambiamento è avvenuto quando siamo usciti dal blocco in termini di efficienza. I giocatori sono riusciti a posizionarsi meglio in area. Siamo passati da statistiche disastrose ad essere i migliori d'Europa. È la stessa versione della squadra, ma con più efficienza".

Come si batte l'Inter?

"Conosciamo Lautaro e Thuram, due grandi attaccanti. Ma l'Inter è molto più di questo, sa giocare un calcio collettivo. È una squadra molto simile alla nostra perché le piace avere la palla. Non importa se mancano giocatori, in campo si vedono sempre le stesse cose. Una squadra fatta a immagine di un grande allenatore, Simone Inzaghi, e con esperienza. Ma siamo anche una squadra difficile da affrontare. Fisicamente sono più forti di noi, sono bravissimi sui calci piazzati. Sulla carta, credo che questa sia una delle migliori finali di Champions League degli ultimi anni".