Milan, Scaroni: "Dovremo riprodurre il grande pregio di San Siro, ecco quale"

Milan, Scaroni: "Dovremo riprodurre il grande pregio di San Siro, ecco quale"TUTTOmercatoWEB.com
Oggi alle 20:45Avversario
di Alessandra Stefanelli

“Milan e Inter fuori dal campo hanno fatto un percorso complicatissimo in perfetto accordo e in sintonia”. Il presidente rossonero Paolo Scaroni, presente sul palco dello Sport Industry Talk di RCS al fianco del suo omologo interista Marotta, racconta così il cammino verso lo stadio di proprietà: “Succede lo stesso quando vado a vedere il derby, vedo chi cammina per arrivare a San Siro, vedo famiglie o gruppi con una maglia rossonera e l'altro con la maglia nerazzurra che vanno insieme. E io attribuisco tutto questo a Milano, cioè secondo me Milano è capace di trasformare un antagonismo in campo invece in un  clima amichevole di competizione ma amichevole fuori dal campo. Questa città riesce anche a creare questo clima così positivo che è quello che ci ha consentito tra l'altro in tanti anni di realizzare il progetto stadio”.
 
Il futuro è il nuovo stadio.
“Noi dobbiamo riprodurre la cosa bella di San Siro che è come si vede le partite. Io sono critico del Meazza, ho sempre pensato che fosse una cosa vecchia, da rifare. Ma ha un grande pregio: si vedono bene le partite. Nel nuovo stadio si vedranno ancora meglio perché sarà più verticale e più vicino al campo. Avremo un modo di vivere la partita migliore dell’eccellente modo che già c’è al Meazza. Sarà uno stadio che funzionerà sempre: supereremo il tema di San Siro ‘troppo pieno quando ci sono le partite, troppo vuoto quando non ci sono. Finalmente sarà un luogo vivo ogni giorno, come avviene negli stadi del Real Madrid o in quelli inglesi. Sarà più confortevole, accessibile a tutti, e procurerà alle nostre squadre un match-day più elevato, senza aumentare i prezzi popolari, questo è l’obiettivo. Credo che sarà un passo avanti enorme”.

Ci sono tante critiche.
“Ho visto un cambiamento dell’opinione generale sul Meazza. San Siro non si poteva ricostruire né riadattare. Io credo che quando avremo accanto il più bello stadio del mondo, bello e funzionale, dove si vedrà bene e si giocherà bene, nessuno penserà più a quanto era bello il Meazza dove andava con suo nonno. Le cose evolvono”.

Come si riforma il calcio italiano?
“Ogni volta che la politica entra nel calcio ci crea problemi invece di risolverli. Non possiamo pubblicizzare le scommesse, cosa che vale per noi 100 milioni l’anno. Abbiamo una buona legge antipirateria ma non viene applicata, e questo ci costa 300 milioni. Alla fine il denaro è lo strumento per fare le cose, compreso evitare che un ragazzo debba pagare i 90 euro al mese.»

Che significa guidare il club di un fondo?
“Ho come azionista un fondo che ha come missione lo sport, che investe ovunque, e questo ci dà un contributo enorme di competenze. Avere un fondo che ha costruito decine di stadi ci rassicura nelle scelte: per noi è un evento unico, per loro no. Noi come RedBird abbiamo investito 250 milioni in due anni e abbiamo chiuso tre anni in profitto. Dimostra che si può investire nel calcio, costruire uno stadio e mantenere risultati positivi. L’Inter ha fatto un bilancio favoloso: due squadre milanesi di proprietà di due fondi americani competitive e sostenibili dimostrano che abbiamo due azionisti capaci”.