"Sto bene qui, ho tutto quello che voglio". Inzaghi e quel segnale sul futuro: Al-Hilal più lontano?

"Lunedì o martedì ci incontreremo con la società. Lo faremo avendo in testa il bene dell'Inter, che è ciò che muove me e la società. Io qui sto bene, ho tutto quello che voglio per lavorare e togliermi delle soddisfazioni". Sono parole forti quelle di Simone Inzaghi, alla vigilia della finale di Champions League col PSG, e solo tra qualche giorno capiremo se si trattava di frasi di circostanza o del preludio alla permanenza con rinnovo fino al 2027 o al 2028.
Le sirene dall'Al-Hilal persistono, ma il tecnico sembra pronto a respingerle per sposare ancora la causa nerazzurra. Sarà decisivo il dentro-fuori in settimana, che potrebbe vertere su due aspetti: da un lato le garanzie che verranno chieste sul mercato, con l'acquisto di un top player, dall'altro le eventuali assenze di motivazioni dopo la finale di Champions League. Una vittoria, infatti, farebbe entrare Inzaghi in un circolo ristrettissimo: solo Herrera negli Anni Sessanta e Mou nel 2010 hanno vinto la Coppa Campioni vestiti di nerazzurro.
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