Inter, quanti cambiamenti! Più profondità e soluzioni, nonostante il mercato a saldo zero
Dalle estati del +60 da raggiungere tra entrate ed uscite dalle casse nerazzurre, al mercato a saldo zero. La storica finale di Champions League ha consentito più flessibilità ai nerazzurri, ma non ha escluso una rivoluzione che sa di apertura forzata di un nuovo ciclo. Sono andati via senatori come Handanovic, D'Ambrosio e Brozovic; sono partiti anche centravanti che hanno trascinato a Istanbul come Dzeko e Lukaku, per non citare Skriniar e soprattutto Onana. Sono arrivati, ricorda TMW, ben dodici giocatori nuovi. L'Inter però non è cambiata ed è merito di Simone Inzaghi, che ha scelto di dare tempo al tempo e ripartire dai concetti consolidati, dosando i nuovi innesti.
Ci sarà tempo per loro, nelle caotiche settimane con Champions e campionato, intanto solo Thuram e Sommer sono sempre titolari. Contro la Fiorentina si insegue la prova del nove, dopo le sfide pirotecniche dell'anno scorso, con una consapevolezza: la rosa dell'Inter è completa e profonda come mai nell'era-Suning. Neppure con Conte c'erano alternative così valide dalla panchina, con l'unica (piccola) pecca delle mosse low-cost in attacco. E un mercato che, finalmente, ha visto reinvestire tutto l'incassato togliendosi qualche sfizio. Da Pavard, a Frattesi, a quel Klaassen last-minute.
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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